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Italia delle Regioni

“La riforma del Testo Unico degli Enti Locali, che dia vita ad un testo organico che superi i tanti dubbi che ci mettono in difficoltà nell’esercizio delle nostre funzioni amministrative e che consenta di fare un passo in avanti rispetto a norme in taluni casi molto datate, rappresenta per l’Anci una grande priorità”. Così Gaetano Manfredi, presidente dell’Anci, si è espresso nel suo intervento al convegno “Riflessioni sulla revisione della disciplina dei segretari comunali e provinciali in vista della riforma del TUEL.

“Con l’Upi ci stiamo muovendo in perfetta sintonia perché le tematiche tra le prerogative dei Comuni e quelle delle Province sono strettamente collegate. Veniamo da venti anni di una legislazione, nel settore, che ha registrato sovrapposizioni e carenze e che talvolta presenta profili interpretativi non facilmente definibili. E’ necessario poter intervenire con un approccio organico che consenta di intervenire su funzioni, prerogative, organizzazione degli organi. Nell’incontro di qualche giorno fa, con il ministro Piantedosi e con la sottosegretaria Ferro abbiamo stabilito un percorso per arrivare in tempi rapidi alla conclusione di questo processo di riforma, per noi indispensabile. Non dobbiamo negare che le questioni complicate presentano difficoltà e nodi da affrontare con il massimo spirito di collaborazione, ancor di più se consideriamo che si incrociano aspetti di competenza del Ministero dell’Interno, del Ministero della PA e aspetti sui quali sono determinanti il contributo e la partecipazione di Mef e Ragioneria”.

“Però ritengo che il clima e la disponibilità positiva che ho riscontrato faranno sì che questa riforma, attesa da tanto tempo, non venga ritardata oltre la fine della legislatura. Le prossime settimane saranno caratterizzate dalla necessità di concludere la formulazione della delega. Nella fase di discussione e di riflessione che ci vedrà coinvolti, è fondamentale la consultazione dei Segretari comunali, perché l’esperienza dei Segretari è fonte per noi di suggerimenti e di ispirazione nel percorso di negoziazione tra le nostre competenze e quelle che spettano ai Ministeri di riferimento e al Parlamento. Approfitto di questa occasione per manifestare la gratitudine verso i Segretari comunali per l’impegno quotidiano che tocchiamo con mano e l’impegno da parte dell’Anci di proseguire nel confronto costruttivo con i Ministeri competenti, a partire dal Ministero dell’Interno, perché sicuramente insieme riusciremo a raggiungere il risultato che tutti abbiamo come priorità, un risultato importante per l’intero Paese”.

I Comuni di Anci e Fondazione ‘Fratelli Tutti’ insieme per fare rete nel nome della fraternità. L’intesa, siglata dal presidente dell’Anci Gaetano Manfredi e dal presidente della Fondazione Fratelli Tutti, cardinale Mauro Gambetti, vuole sostenere la diffusione della cultura della collaborazione e dell’integrazione di tutti gli attori pubblici in un contesto di leale collaborazione interistituzionale a tutela del bene comune

La costruzione di una rete ispirata dal principio di fraternità, attraverso l’istituzione di tavoli di lavoro locali che coinvolgano i diversi attori sociali presenti sul territorio, con le associazioni di rappresentanza dei cittadini e del terzo settore. E’ l’obiettivo principale dell’intesa tra Anci nazionale e la Fondazione Fratelli Tutti, presentata recentemente a Roma dai rispettivi presidenti, Gaetano Manfredi sindaco di Napoli e dal cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica di San Pietro. Alla presentazione sono intervenuti: Padre Francesco Occhetta, segretario della Fondazione, e per Anci il vicepresidente Roberto Pella, delegato per le Aree interne e lo Sport, il segretario generale Veronica Nicotra e Luca Masneri, sindaco di Edolo e membro del consiglio nazionale.

L’intesa vuole sostenere la diffusione della cultura della collaborazione e dell’integrazione di tutti gli attori pubblici – tra i quali i Comuni – che compongono l’ecosistema istituzionale, in un contesto di leale collaborazione interistituzionale a tutela del bene comune. Nello specifico le amministrazioni comunali sono invitate a sottoscrivere un apposito ordine del giorno che le impegna a portare avanti i principi dell’iniziativa della Fondazione Fratelli tutti, che nel giugno 2023 ha organizzato il primo Incontro Mondiale sulla Fraternità Umana – World Meeting on Human Fraternity. Un nuovo incontro è previsto per il 12 e 13 settembre 2025, con la partecipazione di sindaci provenienti da ogni parte del mondo, di intellettuali e rappresentanti della politica e della cultura. Nell’ambito delle iniziative previste dall’intesa, ogni anno verrà prescelto un tema trasversale su cui sviluppare il lavoro delle singole amministrazioni comunali, ad iniziare dal tema della povertà sanitaria degli anziani.

Alla luce della grave crisi di partecipazione dei giovani alla vita politica e nelle amministrazioni, particolare attenzione verrà riservata alla fascia dei giovani dai 18 ai 34 anni. Riconoscendo il valore pedagogico e civile dell’impegno richiesto dal ruolo di amministratore comunale, i Comuni si impegnano a favorire l’esercizio della cittadinanza attiva e responsabile, come strumento di educazione politica soprattutto e di responsabilità sociale verso il prossimo.

“Fragilità e povertà sono le grandi sfide della contemporaneità. Come sindaci tocchiamo ogni giorno con mano quanto le difficoltà del vivere siano sempre più grandi, estese e difficili da intercettare”, ha evidenziato il presidente Anci Manfredi. Basti pensare ai più vulnerabili, agli anziani soli, ai migranti non integrati, alle nuove povertà materiali o legate ad altre emergenze come quelle abitativa, educativa e sanitaria. Temi per i quali non basta una risposta burocratica e organizzativa, occorre un’alleanza attiva ed efficace: spesso c’è tanta solidarietà, ma disorganizzata. Consapevoli che il principio della fraternità, che condividiamo con Fratelli tutti, non è solo un impegno etico e morale, ci faremo promotori di sensibilizzare la più ampia adesione dei Comuni affinché mettano al centro delle loro politiche l’idea della fraternità e della condivisione. L’obiettivo è che questo metodo possa diffondersi partendo dal basso: se vogliamo fare in modo che questi principi possano superare una visione individualista ed egoista della società, dobbiamo farli partire dalle persone”.

“La Fondazione Fratelli tutti ha creato fra gli altri un tavolo degli amministratori locali. Grazie a loro, a partire dai giovani sindaci, abbiamo trasformato un sogno in una visione rendendola concreta nella vita di tutti i giorni: risvegliare la fraternità – ha spiegato il Cardinale Mauro Gambetti, presidente della Fondazione Fratelli Tutti e Arciprete della Basilica di San Pietro. La democrazia ha bisogno di un aggettivo accanto. E la partecipazione ha un senso se alla democrazia si accosta il termine fraternità. C’è il rischio di un futuro disperato anziché di un futuro di speranza. La fraternità da questo punto di vista restituisce un orizzonte in cui comporre le mille variabili del nostro tempo per uno sviluppo più favorevole”.

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