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Semestre UE, Presidenza alla Polonia
La Polonia detiene la Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea da questo semestre, dal 1° gennaio al 30 giugno 2025, e svolge un ruolo cruciale nel plasmare le politiche e le priorità dell’UE durante questo periodo, come si intravede già dalla scelta del motto da parte di Varsavia: “Security, Europe!”. Questo mandato arriva in un momento cruciale per l’UE, caratterizzato da una serie di crisi globali, tra cui la guerra in Ucraina, le tensioni energetiche, la transizione verde e le incertezze economiche. La Polonia, con la sua posizione geostrategica e il suo dinamismo economico, si trova al centro di molte di queste questioni; ma sotto la guida di Donald Tusk, la Polonia punta a rafforzare il proprio peso all’interno dell’UE, promuovendo politiche di sicurezza e difesa e cercando di ripristinare lo Stato di diritto, contrastando l’avanzata degli ultraconservatori in vista delle elezioni presidenziali di maggio.
La presidenza polacca ha focalizzato le sue priorità fondamentali puntando sulla sicurezza tramite la protezione delle persone e delle frontiere, con un’attenzione particolare alla gestione della migrazione e alla sicurezza delle frontiere esterne dell’UE. Data la vicinanza geografica alla guerra in Ucraina, la Polonia è particolarmente sensibile al tema della sicurezza, il paese intende rafforzare la cooperazione militare e la resilienza dell’UE, promuovendo una maggiore integrazione nella politica di difesa comune e sostenendo iniziative come la Forza di Reazione Rapida dell’UE. La Polonia è anche un forte sostenitore dell’allargamento dell’UE ai paesi dei Balcani occidentali e all’Ucraina, vedendo in questo un modo per stabilizzare ulteriormente il continente. La Polonia intende rafforzare la coordinazione nella lotta contro la disinformazione e le manipolazioni informative, migliorando la capacità dell’UE di prevenire e mitigare gli effetti delle azioni ostili nel cyberspazio. Sarà posta particolare attenzione allo sviluppo di servizi digitali moderni e sicuri. La presidenza polacca intende promuovere politiche che favoriscano la ripresa economica post-pandemia e la coesione sociale, con particolare attenzione alle regioni meno sviluppate. Vuole attivarsi riguardo l’economia agendo sul versante della crescita economica e sulla competitività, attraverso il rafforzamento del mercato unico digitale e il sostegno alle piccole e medie imprese. La presidenza polacca punta a promuovere l’autonomia digitale dell’UE, sostenendo lo sviluppo di infrastrutture tecnologiche avanzate e la protezione dei dati. Questo obiettivo è in linea con la strategia europea per diventare un leader globale nel campo dell’innovazione digitale; ma senza scordare l’economia “reale”, e quindi migliorare la competitività del settore agricolo e aumentare la sua resilienza alle crisi, con l’obiettivo di garantire la sicurezza alimentare e migliorare il reddito degli agricoltori.
La Polonia mette al centro della sua presidenza la lotta ai cambiamenti climatici e la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio; questo nonostante la Polonia sia ancora fortemente dipendente dal carbone, ma il governo ha espresso il suo impegno a sostenere gli obiettivi del Green Deal europeo. Tuttavia, Varsavia insiste sulla necessità di un approccio equilibrato che tenga conto delle specificità nazionali, chiedendo un sostegno finanziario e tecnologico per facilitare la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Ulteriori punti al centro dell’agenda della presidenza polacca, saranno gli affari sociali, su cui si vuole agire promuovendo l’inclusione sociale e la parità di genere. Fondamentale sarà il sostegno ai fondi strutturali e di coesione dell’UE, che sono cruciali per ridurre le disparità economiche tra gli Stati membri. Altro versante di particolare importanza per il governo di Varsavia sarà la politica estera, puntando ad un rafforzamento del ruolo dell’UE nel mondo, con un focus sulle relazioni con i paesi vicini e sulla promozione della democrazia e dei diritti umani.
La Polonia lavorerà a stretto contatto con gli altri Stati membri dell’UE per raggiungere questi obiettivi, agendo come mediatore e facilitatore nel processo decisionale europeo e in questo la presidenza polacca rappresenta un’opportunità importante per la Polonia di dimostrare la sua leadership e il suo impegno nei confronti del progetto europeo. La presidenza europea della Polonia arriva in un momento di profonda incertezza e trasformazione per l’UE, la presidenza Trump ha introdotto tutta una serie di incertezze e ambiguità con cui sarà necessario fare i conti. Con un’agenda ambiziosa e una posizione geostrategica unica, la Polonia ha l’opportunità di lasciare un segno significativo nel semestre di turno, ma il successo della sua presidenza dipenderà dalla capacità di Varsavia di affrontare le sfide interne ed esterne, mediando tra gli interessi divergenti degli Stati membri e promuovendo una visione comune per il futuro dell’Europa. In un momento in cui l’UE è chiamata a dimostrare unità e resilienza, la Polonia ha la possibilità di giocare un ruolo chiave nel plasmare il destino del continente.
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