Politica

Cronache dai Palazzi

Il governo ha chiesto e ottenuto il voto di fiducia a Palazzo Madama sul Decreto legge Milleproroghe con 97 voti a favore, 57 contrari e nessun astenuto. Tra le modifiche la riformulazione dell’emendamento sulla rottamazione delle cartelle esattoriali. Cancellate le multe per i no-vax ed è stata bocciata la nuova proroga dell’entrata in vigore della sugar tax. Ora il decreto Milleproroghe passerà a Montecitorio dove dovrà essere approvato entro il 25 febbraio.

Il testo ha attraversato diverse modifiche, tra le quali la riformulazione dell’emendamento dei relatori sulla rottamazione quater a proposito delle cartelle esattoriali. In pratica i contribuenti esclusi dalla rottamazione quater potranno essere riammessi, per cui se la sanatoria è decaduta a causa di mancati o ritardati pagamenti si potrà chiedere la riammissione entro il 30 aprile 2025. Le somme dovute potranno essere versate con una maggiorazione del 2% annuo o saldando in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025 o attraverso un pagamento diviso in dieci rate che può estendersi fino al 2027. Si tratta della quarta sanatoria consecutiva delle cartelle esattoriali, la prima decisa con la legge di Bilancio 2023.

All’orizzonte anche una rottamazione quinquies, ossia una quinta sanatoria consecutiva delle cartelle fino alla fine del 2023, per la quale la Lega ha presentato in Parlamento una proposta di legge. Tale proposta prevede un programma di pagamento alquanto agevolato dato che, oltre a non prevedere interessi e sanzioni, risulterebbe diviso in 120 rate eguali spalmate nell’arco di 10 anni. Tale misura richiederebbe comunque una copertura di oltre 5 miliardi e per cui non c’è ancora un accordo all’interno della maggioranza. Nel caso ci siano le risorse le priorità sarebbe comunque diverse, in quanto Forza Italia auspicherebbe che fossero destinate alla riduzione della seconda aliquota Irpef, attualmente pari al 35% e quindi ampliando il relativo scaglione di reddito da 50 a 60 mila euro. Pressioni sulla maggioranza da parte dei commercialisti anche per quanto riguarda la proroga dei termini per aderire al concordato preventivo delle partire Iva, ma si tratta di una richiesta per ora non presa in considerazione dal governo.

Tornando all’attuale decreto Milleproroghe non si prevede alcun rinvio per quanto riguarda l’obbligo per le imprese di stipulare un’assicurazione contro gli eventi catastrofali, in sostanza le polizze contro le calamità non potranno essere rinviate; stralciato quindi il rinvio dell’obbligo per le imprese di assicurarsi contro le catastrofi naturali, che era stato disposto con la legge di Bilancio 2024. Il termine resta il 31 marzo 2025, nonostante la richiesta bipartisan di un rinvio a giugno o a dicembre. Per ora si attende il decreto attuativo che darà esecuzione alla misura.

Su un altro fronte stop definitivo alle multe non pagate da coloro che non si sono sottoposti alla vaccinazione per il Covid. È stato infatti approvato l’emendamento che cancella definitivamente le multe per coloro che non si sono vaccinati durante l’emergenza pandemica. I No Vax non hanno più sanzioni a carico e le sanzioni già irrogate sono state annullate. Una misura che ha creato diversi attriti all’interno della maggioranza. “Cancellare le multe nei loro confronti è una decisione sbagliata e grave, un pessimo messaggio, cioè che le norme si possono non rispettare”, la reazione della vicepresidente del Senato Licia Ronzulli, di Forza Italia. Per il Pd la cancellazione delle multe per i no Vax è “indegna”. Mentre i parlamentari di Fratelli d’Italia appartenenti alla commissione bicamerale Covid hanno puntualizzato: “Fin dall’inizio di questa legislatura, ci siamo impegnati a chiudere quel drammatico periodo storico eliminando gli ultimi inutili strascichi di una gestione disastrosa”.

Alcuna proroga invece per la sugar tax, la tassa sulle bevande zuccherate, che dovrebbe essere attiva dal primo luglio ma solo dopo un nuovo provvedimento a riguardo che Palazzo Chigi ha preannunciato di mettere in campo nei prossimi mesi.

Il decreto Milleproroghe prevede anche il rifinanziamento del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, prorogato per il triennio dal 2025 al 2027. Il Fondo, la cui scadenza era fissata a fine 2024, rimarrà per l’appunto in vigore fino al 2027 e con risorse aggiuntive pari a 9 milioni di euro (3 milioni ogni anno).

Ulteriori fondi anche per rafforzare la prevenzione e il contrasto allo sviluppo dei tumori al seno per cui è stato stanziato un milione di euro per due anni: 200mila euro per il 2025 e 800mila euro per il 2026. Le risorse dovranno essere investite per realizzare progetti di sensibilizzazione che mirino al rafforzamento dell’adesione alle campagne di screening regionale gratuito per le donne con un’età compresa tra il 45 e i 50 anni e per quelle nella fascia 70-74 anni. In vista della stagione balneare 2025, “per garantire la continuità del servizio”, è stato sospeso il requisito della maggiore età richiesto per poter esercitare l’attività di bagnino. Inoltre, i brevetti “in corso di validità alla data del 30 settembre 2024, con termine di scadenza compreso tra il 1 ottobre 2024 e il 29 settembre 2025, restano validi fino al 30 settembre 2025”.

Prevista anche una misura che riguarda il mondo del calcio: rinviata di due anni la creazione della consulta dei tifosi nei Cda delle società sportive, tramite un emendamento di Forza Italia. L’entrata in vigore della norma consentirebbe ai rappresentanti dei tifosi di entrare nelle società di calcio; il termine slitta dal 31 dicembre 2025 al 31 dicembre 2027, dopo un’operazione di mediazione all’interno della maggioranza, in quanto in un primo momento il rinvio ipotizzato era di un anno.

La Pubblica Amministrazione, invece, potrà bandire concorsi per tutto il 2025 e quindi assumere senza l’obbligo preliminare di avviare la mobilità volontaria; inoltre, incarichi dirigenziali prolungati di un anno (2 anziché uno). Gli edifici scolastici, infine, avranno tre anni di tempo in più per adeguarsi alla normativa antincendio in quanto il termine viene prorogato dal 31 dicembre 2025 al 31 dicembre 2027. Questi alcuni dei principali provvedimenti inseriti nel Decreto legge.

A proposito di nuove prospettive per quanto riguarda il conflitto tra Russia e Ucraina, al mercato di Amsterdam il prezzo del gas è sceso di 51 euro al magawattora. Un livello, comunque, non trascurabile tantoché durante il question time in Senato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato che “nelle prossime settimane un provvedimento con riferimento alle dinamiche di prezzi energetici dovrà essere assunto” e, per di più, una “riflessione su ciò che è significato il passaggio al libero mercato degli utenti andrà fatta”.

Chiari segnali, infine, da parte della nuova presidenza degli Stati Uniti: in arrivo una vera e propria mappa mondiale dei dazi che potrebbe dar luogo ad eventuali battaglie commerciali, in quanto i dazi potrebbero rivelarsi reciproci. Secondo il piano della Casa Bianca il lavoro di ricalcolo sui dazi sarà completo entro marzo; dazi che dovrebbero essere diversi da Paese a Paese ed entrare in vigore dal 2 aprile. Insieme a Giappone e India nel mirino del ricalcolo dei dazi vi è anche l’Unione europea. “Sono nostri alleati ma a volte gli alleati ci trattano peggio dei nemici”, si vocifera a Washington a proposito dell’Ue, che secondo gli americani istituisce dazi più alti di quelli stabiliti dagli Usa; un’imposta sul valore aggiunto che in alcuni Paesi sarebbe addirittura il triplo di quella statunitense. Nel mirino dei dazi il mercato automobilistico.

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