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Italia delle Regioni
Telemedicina: più risorse per il potenziamento dei servizi. La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha dato il via libera in Conferenza Stato-Regioni al riparto delle risorse destinate all’implementazione dei servizi di telemedicina e all’ottimizzazione dei modelli organizzativi per la presa in carico della cronicità, con riflessi sulla medicina di base del territorio.
Si tratta di 172.898.380,00 euro previsti nell’investimento M6-C1-1.2.3.2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza finalizzati a completare e integrare gli strumenti di telemedicina adeguandoli all’evoluzione tecnologica. In particolare, le risorse saranno suddivise per: l’integrazione dei Sistemi Gestionali Regionali (SGR) e dei Servizi Minimi di Telemedicina (SMT) regionali con la Piattaforma Nazionale di Telemedicina (PNT): 45.220.000,00 euro; integrazioni specifiche a sistemi locali: 25.535.676,00 euro; dispositivi medici: 81.714.163,00 euro; evoluzione software (con esclusione delle attività di supporto specialistico): 20.428.541,00 euro.
“Con la distribuzione di questi residui – ha spiegato Massimo Fabi, Coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e Assessore della Regione Emilia-Romagna – si assegnano alle Regioni, in particolare a quelle del Mezzogiorno, risorse economiche per acquistare tecnologie e servizi di telemedicina che rendono possibile un potenziamento nel territorio delle Case della Comunità. In questo modo si potranno avvicinare e velocizzare le consulenze specialistiche, oltre che anticipare la medicina di iniziativa sulla cronicità”.
I comuni dell’Anci su Decreto Milleproroghe, bene l’accoglimento di alcune fondamentali proposte dell’associazione. Anci esprime soddisfazione per l’approvazione della proroga al 31 dicembre 2027 dei termini per l’adeguamento antincendio degli edifici scolastici ed asili nido nonché per la possibilità, anche nel 2025, di aderire o rinegoziare mutui con banche e Cdp.
Il testo approvato dall’Aula del Senato accoglie alcune delle proposte fondamentali di Anci. In particolar modo Anci esprime soddisfazione per l’approvazione della proroga al 31 dicembre 2027 dei termini per l’adeguamento antincendio degli edifici scolastici ed asili nido nonché per la possibilità, anche nel 2025, di aderire o rinegoziare mutui con banche e Cassa Depositi e Prestiti.
Allo stesso modo importante per Comuni e Città Metropolitane è stata l’approvazione della proroga di un ulteriore anno (31 dicembre 2025) della deroga all’obbligo della preventiva attivazione delle procedure di mobilità volontaria prima dell’avvio dei concorsi, quella dei termini per l’inserimento del portale del MEF delle delibere fiscali (IMU e TARI) e infine lo slittamento al 31 marzo 2025 del termine della fase transitoria per l’iscrizione all’albo degli educatori professionali.
Chiude il quadro di importanti proposte di Anci e approvate durante l’iter di conversione del decreto milleproroghe la proroga dei termini per l’affidamento dei lavori relativi al contributo sulle cd opere medie, annualità 2019-2021, al 30 giugno 2023.
Rispetto a proroghe egualmente importanti ma non approvate, quali la proroga della sospensione dell’obbligo di accantonamento del FAL per gli enti in crisi finanziaria, la sospensione delle misura interdittiva, ovvero della possibilità di scorrere la graduatoria e utilizzo del fondo 2024 per il contributo degli oneri relativi al costo dei segretari comunali dei piccoli Comuni, l’Anci riproporrà le stesse nel prossimo provvedimento utile ed auspica, alla luce delle effettive urgenze, il recepimento nel prossimo decreto legge PA.
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