Politica

Italia delle Regioni

Il presidente dell’Associazione dei Comuni Italiani Anci e sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha dichiarato “I piccoli Comuni italiani devono essere al centro delle politiche”, come sintesi dell’incontro con il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea Raffaele Fitto, in visita ufficiale in Italia per incontrare autorità nazionali e locali sull’attuazione e le prospettive della politica di coesione e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

“L’incontro con il vicepresidente della Commissione Ue Raffaele Fitto è stato molto positivo, abbiamo manifestato la massima disponibilità alla collaborazione e avremo nuovi incontri a Torino in aprile, dove cominceremo a presentare le nostre proposte per contribuire alla costruzione dell’Agenda per le città”.  “Sarà un’Agenda su tre livelli – ha proseguito Manfredi – che guarderà alle città metropolitane, alle città medie che in Italia hanno un ruolo molto importante e ai piccoli comuni e alle aree interne”.

“Come ha affermato il commissario Fitto, dobbiamo avere un maggiore collegamento con le realtà territoriali e vogliamo che l’esperienza del Pnrr, che è stata un’esperienza molto positiva – i comuni sono quelli che fino ad oggi hanno aperto più cantieri e speso più risorse – venga in un certo senso riportata anche nella futura politica di coesione. Sarà questo il lavoro che faremo insieme, lavoreremo fianco a fianco con il commissario Fitto per mettere al centro i comuni rispetto a quelle che sono le politiche del futuro del Paese”, ha concluso il presidente dell’Anci.

Anche il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto ha sottolineato la positività dell’incontro e l’impegno sull’Agenda per le città. “Stiamo lavorando tra le altre cose anche sull’Agenda per le città che rappresenta uno degli elementi fondamentali dell’azione futura della Commissione europea e quindi l’incontro aveva l’obiettivo di iniziare un dialogo positivo e costruttivo con l’Anci”.

Fitto ha rimarcato il ruolo centrale delle città “come è emerso dalle linee di guida della presidente von der Leyen. L’Agenda per le città rappresenta uno degli elementi fondamentali dell’azione futura della Commissione europea”. I temi affrontati hanno riguardato “non soltanto le nuove priorità” ma anche “l’opportunità di avviare scelte sul fronte della semplificazione, della riduzione degli ordini amministrativi per rendere ancora più efficaci le spese relative alla politica di coesione”.

“L’Agenda per le città – ha sottolineato – sarà l’impegno di quest’anno; l’obiettivo che mi sono posto è quello di concludere l’Agenda entro il 2025 e farla diventare parte integrante di quelle che sono le prospettive della politica di coesione. In questo contesto – dalla casa alla competitività, passando per la rigenerazione urbana, la mobilità e i trasporti – le città hanno un ruolo chiave. Mi piace anche sottolineare che, se da una parte abbiamo il 75% dei cittadini europei che vivono nelle città, dall’altra parte abbiamo delle aree rurali interne e piccoli Comuni dove invece abbiamo un problema di spopolamento esattamente uguale e contrario. Dobbiamo cercare – ha concluso Fitto – anche in quel caso di costruire e definire una politica specifica in questa direzione”.

All’incontro in Anci con Fitto e Manfredi sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il sindaco di Torino Stefano Lorusso, il sindaco di Bologna Matteo Lepore, il sindaco de L’Aquila Pierluigi Biondi, il presidente del Consiglio nazionale dell’Anci e sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti, il vicepresidente vicario dell’Anci e sindaco di Ancona Daniele Silvetti, il sindaco di Mantova e vicepresidente dell’Anci Mattia Palazzi, il sindaco di Imperia e vicepresidente Anci Claudio Scajola, il presidente del Consiglio comunale di Sciacca e vicepresidente dell’Anci Ignazio Messina, il consigliere comunale di Mompantero e vicepresidente dell’Anci Osvaldo Napoli, il vicesindaco di Chiuduno e vicepresidente Anci Stefano Locatelli, la sindaca di Lecce Adriana Poli Bortone, il sindaco di Benevento Clemente Mastella, la sindaca di Andria Giovanna Bruno, la sindaca di Bergamo Elena Carnevali e il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti.

È stata espressa il 6 marzo scorso l’intesa della Conferenza Stato-Regioni sull’Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti sulle farmacie pubbliche e private, facendo seguito alla certificazione positiva rilasciata dalla Corte dei Conti. “Abbiamo approvato un Accordo che garantirà maggiore accessibilità ai servizi nei territori, in particolar modo per quelli che riguardano la gestione delle patologie croniche e la prevenzione”, ha dichiarato il Presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità, Marco Alparone.

Tra le innovazioni più rilevanti previste nell’Accordo, che diventerà operativo con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, l’estensione dei servizi disponibili, che comprenderanno prenotazioni di visite, somministrazioni vaccinali, test diagnostici, telemedicina e prestazioni professionali. “Si tratta di un contratto che riguarda circa 19 mila farmacie private e 1.700 farmacie pubbliche – ha spiegato il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga – e ne ridefinisce il ruolo di presidi essenziali e vicini alle esigenze di salute dei cittadini”.

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