
Torino Jazz Festival 2025
Il Torino Jazz Festival 2025, con la direzione artistica di Stefano Zenni, si svolgerà dal 23 al 30 aprile preceduto dall’anteprima diffusa dal 15 aprile nei jazz club della città. Oltre ai ‘Main Events’ e ‘Jazz Cl(h)ub’, ad impreziosire il programma anche numerosi appuntamenti, tra cui Jazz Talks (incontri e conferenze), Jazz Cinema (proiezioni e produzioni cinematografiche anche a firma TJF), Jazz Blitz in tutta la città e gli eventi Jazz Special.
Il festival, giunto quest’anno alla sua XIII edizione, è un progetto della Città di Torino, realizzato da Fondazione per la Cultura Torino, Main Partner Intesa Sanpaolo e Iren, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Fondazione CRT, il contributo di Confartigianato Imprese Torino e in collaborazione con Turismo Torino e Provincia e GTT – Gruppo Torinese Trasporti. Charity Partner Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.
Otto giorni di programmazione, durante i quali sono previsti 71 concerti, con appuntamenti in 58 luoghi sparsi in tutta la città. Il “main program” sarà diffuso in ambienti, spazi, teatri e club distribuiti sul territorio urbano, senza un luogo centrale di riferimento. Ospiteranno i concerti: Auditorium Giovanni Agnelli (Lingotto), Bunker, Casa Teatro Ragazzi e Giovani, Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, Hiroshima Mon Amour, MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile, Teatro Colosseo, Teatro Juvarra, Teatro Monterosa, Teatro Vittoria.
Al TJF XIII suoneranno 289 artisti nazionali e internazionali, dai musicisti emergenti alle grandi figure della scena mondiale. Centrale, come sempre, la qualità del cartellone, al fianco di ben otto produzioni originali TJF: una quantità senza eguali di musica nuova in un singolo festival, a cui si aggiungono la proiezione di un film prodotto dal Torino Jazz Festival, girato nel corso delle edizioni precedenti, e quattro esclusive.
“Libera la musica” è il tema portante di questa tredicesima edizione, a partire dalle sue produzioni originali. Un invito a liberare la musica dalle strettoie dei generi, guardando al suo elemento generativo, dove si può liberare l’immaginazione e inventare percorsi propri, esplorando fra le tante forme della danza (Il Ballo della Liberazione, Flamenco Criollo, Don Karate, la marching band), i grandi pianisti (Moran, Iyer, Pieranunzi, Freitas, Oswald, Rebaudengo, Ortiz), l’elettronica, il jazz classico e swingante (Rava, Di Castri, Benjamin, Moran), il rock (Calibro 35) o i suoni del mondo (Bang, Kouate, Remigi, Flamenco Criollo), il jazz e la classica (Pieranunzi, Pia, Koro, Rebaudengo) e tanto altro.
Il festival celebra anche quest’anno il 25 aprile, nell’anno in cui si festeggiano gli 80 anni dalla Liberazione, con alcuni appuntamenti da non perdere, a partire da “Il ballo della Liberazione” proprio il 25 aprile. Fra gli omaggi – oltre alla consueta attenzione alla “Giornata Internazionale del Jazz” UNESCO del 30 aprile – verrà celebrato quest’anno un torinese speciale: Enrico Rava, insignito della targa Torri Palatine della Città di Torino con la motivazione: “A Enrico Rava che ha portato la Torino del jazz nel mondo”. Tra gli eventi clou, il TJF celebra la forza liberatrice della Storia con il grande evento “Il Big Bang del Jazz” di Jason Moran, una produzione originale del TJF in esclusiva europea.
“Il Torino Jazz Festival è pronto a iniziare un nuovo ciclo – dichiara il sindaco Stefano Lo Russo –all’insegna della grande musica. Anche questa tredicesima edizione, particolarmente ricca, è stata pensata per offrire ai torinesi e ai turisti un ampio ventaglio di concerti, jam session, conferenze e tanto altro ancora, nelle sale musicali più prestigiose come nei club dove si suona tutto l’anno. La rassegna internazionale propone ancora una volta un cartellone di qualità che valorizza le realtà locali e non dimentica di celebrare il 25 aprile, nell’80 Anniversario della Liberazione. Un ringraziamento come sempre va a chi fa vivere il festival, ovvero i musicisti, i tecnici e la direzione artistica di Stefano Zenni”.
“Mai come quest’anno il TJF è un festival tutto da scoprire – racconta il direttore artistico Stefano Zenni – ricco di musica nuova, di generi diversi, di occasioni per vivere insieme liberamente la musica. Invitiamo il pubblico a percorrere spettacoli e concerti aprendosi alle sorprese, tuffandosi in stili e arti molteplici, perché questo è il jazz oggi: una musica che è molte musiche, una lingua che è molte lingue. E una voce globale che – lo raccontiamo in questa edizione – può indicare la via per la pace“.
Il Programma completo al link.
[NdR – Si ringrazia per la segnalazione Veronica Sisinni – Ufficio Stampa]
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