Alleanza del Pacifico, nuovo gigante dell’America Latina

Nell’indifferenza dell’Europa e in modo particolare dell’Italia, il 10 febbraio, nella splendida città colombiana di Cartagena, si è celebrato il vertice dei capi di stato dell’Alleanza del Pacifico. I capi di stato di Messico, Colombia, Cile, Perù e con l’entrante Costarica, hanno firmato accordi di integrazione economica e fiscale. Un punto molto importante è la prossima integrazione del Messico al MILA, Mercato Integrato Latino Americano, la Borsa integrata e unica di questi paesi dell’Alleanza del Pacifico che somma 212 milioni di abitanti e un PIL di 2 mila miliardi di dollari, con un prodotto interno lordo di 10.000 dollari per persona.

L’alleanza ha riscosso grande attenzione a Davos, ben 25 paesi hanno richiesto di poter partecipare come osservatori. I paesi dell’Alleanza sono le economie emergenti che hanno il maggior numero di accordi di libero commercio, includendo il Perù e il Cile, con le quattro principali aree economiche: Stati Uniti, Unione Europea, Giappone e Cina. Si pensi che il Brasile non ha accordi di libero commercio con nessuna di queste aree. L’Alleanza fa una proposta chiara per favorire gli investimenti diretti stranieri.

Molti si chiedono quali sono le prospettive economiche di questa nuova realtà economica. L’Alleanza ha un potenziale di crescita elevato, circa del 6% in Perù, circa il 5% in Colombia e Cile, il Messico, con le sue recenti riforme economiche, in primo luogo quella energetica, sembra vicino ad un aumento del 4%  del suo PIL. Il libero commercio è uno dei motivi fondativi dell’Alleanza e per proseguire in questa direzione i paesi firmatari degli accordi di Cartagena si sono impegnati ad eliminare tutte le tasse doganali e le quote di importazione del 92% del loro commercio interno nei prossimi anni. Saranno create rappresentanze commerciali uniche all’estero per facilitare le esportazioni dell’Alleanza.

Altro elemento comune su cui si basa l’Alleanza è la forte adesione all’economia di mercato e alle idee liberaldemocratiche. Come stanno facendo gli USA, anche l’Alleanza del Pacifico guarda all’Asia, nella convinzione che, se il secolo XX è stato il secolo dell’Atlantico, il XXI sarà dell’Oceano Pacifico e dei paesi che vi si affacciano.

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