Destinazione Italia è Legge

Con 121 voti favorevoli e 91 contrari, lo scorso 20 febbraio 2014 il decreto “Destinazione Italia” (un nome, un programma) ha incassato il via libera del Senato, diventando legge. La normativa in oggetto contiene una serie di misure volte a favorire l’internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle aziende italiane. L’idea di fondo è di fornire al tessuto imprenditoriale nazionale – fatto per la maggior parte di PMI e distretti industriali – un set di aiuti per affermarsi con successo sui mercati internazionali.

In tal senso, la normativa facilita l’accesso al credito da parte delle aziende, fissando a 200 milioni il tetto massimo richiedibile tramite finanziamento per le attività di Ricerca e Sviluppo (R&S). I richiedenti possono accedere a un importo massimo di 2,5 milioni all’anno, salvo che non abbiano fatturato superiore a 500 milioni (in questo caso non sarebbe giustificato l’accesso alle somme previste dal decreto). Un altro tema chiave riguarda la digitalizzazione dei processi produttivi e di delivery: per aiutare le numerose PMI operanti nei settori del manifatturiero e del tessile – in molti casi sprovviste delle risorse tecnologiche di base – sono stati introdotti voucher “finalizzati” (utilizzabili, cioè, solo per questa finalità) da 10mila euro cadauno. Il Legislatore ha, inoltre, previsto la possibilità di mettere mini-bond per aggirare il credit crunch, la stretta creditizia che da tempo affligge il mondo bancario rendendo sempre più sporadiche le erogazioni di credito. Per quanto riguarda invece l’internazionalizzazione, il decreto Destinazione Italia mette 22,5 milioni a disposizione del Fondo per la promozione degli scambi (oltre al fondo, per promuovere le eccellenze del made in Italy sarà cruciale il coinvolgimento delle comunità d’origine italiana presenti all’estero), mentre per attirare gli investimenti esteri sono previste facilitazioni per tutte le startup innovative (fra cui apertura delle dogane 24 ore su 24 e agevolazioni per i visti), ma anche per giovani e donne che desiderano avviare un’attività imprenditoriale in proprio. Per chiudere il capitolo imprese, viene finalmente garantita ai creditori della P.A. la possibilità di rivalersi tramite agente di riscossione.

In Destinazione Italia non mancano anche provvedimenti d’interesse per il cittadino-elettore. Tanto per cominciare si parla di una riduzione dei costi in bolletta, che a conti fatti dovrebbe essere di 850 milioni. Sempre sul tema risparmio, vengono inoltre diluiti in 7 anni gli incentivi rinnovabili a carico delle utenze finali, per un risparmio complessivo che a detta degli esperti ammonterebbe a 700 milioni. Novità anche sul fronte caldo dell’Rca con la riduzione dei premi medi assicurativi e per chi, per piacere o necessità, spende una fortuna in libri: a partire dall’anno in corso e fino al 2016, il Governo metterà infatti a disposizione un fondo di 50 milioni di euro per l’acquisto di libri e testi scolastici. Scongiurato, infine, l’aumento delle accise sulla birra.

©Futuro Europa®

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