Dalle agenzie stampa

(ANSA) – EUROPEE: UDC-PI, ALLE ELEZIONI CON LISTA COMUNE – ROMA, 16 MAR – «Udc e Popolari per l’Italia presenteranno alle prossime elezioni europee una lista comune. Questa decisione fa seguito ai colloqui intervenuti nell’ambito delle forze politiche di ispirazione popolare che hanno sostenuto il Governo Letta e ora sostengono il Governo Renzi». Lo annunciano in una nota congiunta il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa e il presidente dei popolari per l’Italia Mario Mauro. “La lista, che intende mantenere un atteggiamento di apertura verso le altre forze politiche della maggioranza – spiegano i due leader centristi – si pone l’obiettivo di rappresentare una visione europeista convinta e forte, nella certezza che solo attraverso il rilancio di una Europa unita, solidale, ben radicata nei suoi valori politici e culturali, potra’ consentire anche al nostro Paese di uscire dalla crisi e riprendere il sentiero di una crescita duratura ed equilibrata in un contesto internazionale sempre piu’ globalizzato e competitivo. Proprio le culture politiche di matrice popolare interpretate con una nuova visione, possono concorrere a rafforzare questa prospettiva, sconfiggendo cosi’ le preoccupanti pulsioni populiste che stanno crescendo in Italia e in Europa, a destra come a sinistra”. (ANSA). DEL 16-MAR-14 11:54 NNNN

(Adnkronos) Roma, 16 mar. – EUROPEE: SALATTO (PPE), LISTA UNICA CON UDC-PPI O NCD RISCHIA ESCLUSIONE. NON È SCONTATO CHE ALFANO RIESCA A SUPERARE SBARRAMENTO 4% – «L’ostinato e incomprensibile tergiversare di Alfano nel dar vita, in occasione delle prossime elezioni europee, a una lista unica composta da Ncd, Udc e Ppi, gli addosserà un’enorme responsabilità: quella di non consentire ai veri popolari italiani di essere presenti nel Ppe durante la prossima legislatura». Lo dichiara l’eurodeputato del Ppe, Potito Salatto, vicepresidente della delegazione Popolari per l’Europa al Parlamento europeo. «Raggiungere l’attuale sbarramento del 4% per a Strasburgo non è affatto scontato per Alfano, alla luce degli attuali sondaggi. Mentre il tempo ormai stringe inesorabilmente, si ha l’impressione che abbia perso il senso delle reali proporzioni sue e del suo partito. A Lorenzo Cesa (Udc) e a Mario Mauro (Ppi) non resta che trarne le dovute conseguenze e andare avanti con il loro progetto unificante». «L’elettorato liberal moderato riformista ne apprezzerà il coraggio e la determinazione. Il fallimento di una prospettiva di costruzione di un riferimento unico distante da Berlusconi, distinto da Renzi, lontano da Grillo, lascerà il Paese nelle mani di uno di loro, con tutte le conseguenze immaginabili. Alfano rifletta su questo scenario certamente non esaltante», conclude Salatto. (Red/Ct/Adnkronos) 16-MAR-14 11:30 NNN

(AGENPARL) – Roma, 16 mar – SALATTO (PPE): SE ALFANO DICE NO A LISTA CON UDC E PPI, RISCHIA ESCLUSIONE DA PARLAMENTO EUROPEO – “L’ostinato e incomprensibile tergiversare di Alfano nel dar vita, in occasione delle prossime elezioni europee, a una lista unica composta da Ncd, Udc e Ppi, gli addosserà un’enorme responsabilità: quella di non consentire ai veri popolari italiani di essere presenti nel PPE durante la prossima legislatura”. Lo dichiara in una nota l’eurodeputato del PPE Potito Salatto, vicepresidente della delegazione Popolari per l’Europa al Parlamento europeo. “Raggiungere l’attuale sbarramento del 4 per cento per accedere ai banchi di Strasburgo – aggiunge Salatto – non è affatto scontato per Alfano, alla luce degli attuali sondaggi. Mentre il tempo ormai stringe inesorabilmente, si ha l’impressione che abbia perso il senso delle reali proporzioni sue e del suo partito. A Lorenzo Cesa (Udc) e a Mario Mauro (Ppi) non resta che trarne le dovute conseguenze e andare avanti con il loro progetto unificante. L’elettorato liberal moderato riformista ne apprezzerà il coraggio e la determinazione. Il fallimento di una prospettiva di costruzione di un riferimento unico distante da Berlusconi, distinto da Renzi, lontano da Grillo, lascerà il Paese nelle mani di uno di loro, con tutte le conseguenze immaginabili. Alfano rifletta su questo scenario certamente non esaltante”. fcu/red

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