Politici in TV

RaiNews24 segue, in settimana, il passaggio al Senato dell’Italicum, il progetto di riforma elettorale voluta dall’accordo iniziale tra Renzi e Berlusconi. “L’Italicum arriva ufficialmente in Senato, mentre il sottosegretario Graziano Delrio detta un nuovo timing per l’approvazione della riforma: il braccio destro del premier Renzi ha infatti accolto  – dice il servizio –  la richiesta di Ncd e minoranza Pd di affrontare prima la riforma del Senato e dopo quella elettorale. Questa affermazione ha suscitato sospetti in Forza Italia che reclama un passaggio rapido dell’Italicum a Palazzo Madama. La prova generale ci sarà in aula quando si voterà sull’introduzione della doppia preferenza alle elezioni europee. Delrio ha dichiarato che “la riforma del Senato ora è la priorità” che richiede una “accelerazione” che renda possibile la sua approvazione a palazzo Madama prima del semestre europeo, che comincia il primo luglio. Quello che chiedevano le minoranze del Pd e Ncd, mentre Renzi voleva dar spazio prima all’Italicum in modo da approvarlo entro le elezioni europee del 25 maggio”.

Delrio è determinato a fare presto: “c’è la ferma determinazione a raggiungere il risultato”, dice infatti a RaiNews24. “Ma a scalpitare è ora una sospettosa Forza Italia, anche perché sui contenuti della riforma del Senato, il patto Renzi-Berlusconi non era entrato nei dettagli. “L’Italicum s’ha da fare e subito”, ha tuonato l'”azzurro” Francesco Paolo Sisto che è stato relatore alla riforma elettorale alla Camera. “Il trucco di anteporre la riforma del Senato alla legge elettorale  – conclude RaiNews24 – non ingannerebbe neanche uno sprovveduto”. Di qui l’invito a Renzi a “respingere in Senato i sabotaggi, i trabocchetti, le insidie a ripetizione”.

Tutti i principali Tg nazionali parlano della sentenza della Cassazione che impedisce a Silvio Berlusconi di candidarsi per le elezioni europee. Il TG1 parla di sentenza che applica la legge e che, al tempo stesso, toglie al leader di Forza Italia il titolo di Cavaliere. “Non è stata certo una sorpresa, la sentenza della Cassazione che ha confermato la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per due anni nei confronti di Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia, quindi, è incandidabile e neppure può votare, ma non è detto che il suo nome non compaia sulle liste delle prossime europee – commentano vari giornalisti TV  – visto che potrebbe scendere in campo una figlia dell’ex premier, Marina o Barbara, come rende noto l’entourage del Cavaliere”. A smentire le illazioni di scesa in campo delle figlie di Berlusconi è la stessa famiglia B., che ha la conferma dell’ufficio stampa di Forza Italia, per il quale  nessuna decisione è stata presa in merito alle candidature nelle liste per le Elezioni europee del 25 maggio.

Repubblica TV riporta la visita del Premier Renzi a Bruxelles e il tema dei temi è quello delle riforme. “Le riforme di Renzi vanno nella giusta direzione. Il premier italiano mi ha assicurato che saranno fatte nel “pieno rispetto dei trattati, del patto di stabilità e crescita e anche del Fiscal compact”: è una dichiarazione distensiva quella del presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso al termine di una difficile prima giornata del vertice Ue. Così Repubblica e Repubblica TV. “Giornata cominciata con uno scontro a distanza tra Matteo Renzi e Jose Manuel Barroso, proseguita con un tweet di carattere ufficiale che tende a esprimere piena condivisione e le più distensive dichiarazioni finali. Sul piatto, il tema delle riforme e del rispetto dei vincoli europei. Una questione su cui il premier durante il consiglio Ue ha detto: “Noi rispettiamo tutti gli impegni, ma l’Europa risolva i problemi”.

Chiarimenti anche sul tema più spinoso: i vincoli di bilancio imposti dall’Europa. “In mattinata partono subito scintille sui ‘paletti’ di bilancio. Dopo aver ricevuto Regioni e sindaci a Roma, la giornata del premier prosegue in Belgio con la partecipazione al vertice del Pse, il Partito socialista europeo. Al termine, l’appuntamento – durato circa un’ora e mezza – con il presidente della Commissione Ue, il quale prima dell’incontro non ha voluto commentare i propositi di politica economica di Renzi che nei giorni scorsi aveva ventilato la possibilità di portare il deficit dal 2,6 al 3% del Pil per coprire i tagli delle tasse promessi. Tuttavia, interpellato sulla questione, Barroso ha detto di avere la stessa posizione espressa dal presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy: “Tutti in Europa devono rispettare le regole concordate”.

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