Mr. Peabody & Sherman (Film, 2014)
Mr. Peabody & Sherman è uno straordinario film d’animazione diretto da Rob Minkoff, prodotto da Dream Works, che diverte grandi e piccini, cita a piene mani il cinema, rispetta la storia e lancia una serie di messaggi importanti. Non è mica facile. Tutto parte dagli anni Sessanta, con L’improbabile storia di Peabody, inserita nella serie a cartoni animati The Rocky and Bullwinkle Show, che in Italia non è mai arrivata. Mr. Peabody è un cane intelligentissimo, Premio Nobel, inventore di una macchina del tempo e grande scienziato, mentre Sherman è un trovatello umano che diventerà suo figlio adottivo. “Ogni cane dovrebbe avere un bambino”, è la morale capovolta della storia pronunciata da Peabody in un rocambolesco finale. Peabody e Sherman affronteranno mirabolanti avventure, in uno spettacolare 3D, ma soprattutto dovranno superare la prova più importante della vita: crescere insieme. La macchina del tempo ideata da Mr. Peabody (il tornindietro) permetterà di conoscere Shakespeare, Whashington, Newton, Leonardo Da Vinci, Maria Antonietta, Robespierre, Tutankamon e chi più ne ha più ne metta, ma servirà anche a mettere nei guai la singolare famiglia che dovrà risolvere un grave problema spazio temporale.
Il cartone animato spiega senza pedanteria il rapporto padre figlio, la necessità di avere fiducia nei giovani per farli crescere, l’accettazione del diverso, l’ineluttabile desiderio dei figli di uscire dalla famiglia e di scoprire l’amore. Raccontata così sembra una storia didascalica, ma non lo è per niente, perché gli autori creano due personaggi straordinari come Peabody (doppiato da Massimo Lopez) e Sherman che portano il pubblico a soffrire per le loro disavventure. Il cane è geniale mentre Sherman è sprovveduto, ma la vita lo farà crescere. Inoltre c’è Penny, la bambina che prima fa indispettire Sherman, ma finisce per farlo innamorare, variabile femminile intraprendente e coraggiosa.
Il doppiaggio italiano è straordinario, soprattutto nella parte fiorentina che vede Leonardo Da Vinci lottare con Monna Lisa per strapparle un sorriso. Idea geniale di dare voce toscana sia a Leonardo che alla Gioconda, così come è eccellente la ricostruzione computerizzata di Firenze nel Cinquecento. Nella parte storica va citata anche la sequenza che ci porta ai tempi della guerra di Troia dove un forzuto Agamennone funge da braccio armato per l’idea geniale di Ulisse. Non è da meno la lotta che Mr. Peabody deve sostenere contro i pregiudizi di una società oscurantista che non vorrebbe consentire l’adozione a un cane. Il finale è dalla parte dei diversi, perché tutti sostengono Peabody, alzano la mano e dichiarano: “Anch’io sono un cane!”. Molto istruttivo. E il pubblico applaude…
Il film è uscito in Italia quasi in contemporanea con gli Stati Uniti e sta giustamente riscuotendo un grande successo. Un cortometraggio fantascientifico estratto dal The Rocky and Bullwinkle Show apre le danze, come un test per realizzare un lungometraggio su dei personaggi spaziali in cerca di un pianeta dove approdare. Divertente, ma davvero poca cosa in confronto alle avventure di Peabody e Sherman che riescono persino a insegnare correttamente la storia antica ai ragazzi. Non è mica scontato per un film statunitense.
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Regia: Rob Minkoff. Soggetto: Ted Key. Sceneggiatura: Craig Wright. Produttore: Alex Schwartz, Denise Nolan Cascino. Produttori esecutivi: Jason Clark, Eric Ellenbogen, Tiffany Ward. Casa di Produzione: Dream Works Animation, Pacific Datra Images, Bullwinkle Studios, Classic Media Productions. Storyboard: Tim Heitz, Jenny Lerew, John Puglisi, Anthony Zierhut. Animatori: Jason Schleifer, Carlos M. Rosas. Montaggio: Tom Finan. Musiche: Danny Elfman. Distribuzione: 20th Century Fox.
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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]