Green Mobility Show 2014
E’ Venezia la città più ‘ecomobile’ d’Italia: a dirlo è l’aggiornamento dell’ultimo rapporto “Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città”, elaborato da Euromobility con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare. Il rapporto ha preso in considerazione il basso indice di motorizzazione, l’estesa area pedonale presente ed il trasporto pubblico migliore del Paese: dati che hanno messo al secondo posto Bologna e al terzo posto Torino. Seguono Parma e Brescia. Milano è sesta, Firenze settima, Roma ventesima.
Proprio sull’onda della conquistata patente di ecocompatibilità ambientale, dal 28 al 29 marzo la rinverdita Serenissima sarà sede della prima edizione del Green Mobility Show, mostra congresso organizzata da Vtp Events, società controllata al 100% dalla Venezia Terminal Passeggeri: un evento che avrà fra gli altri il compito di far dimenticare il problema del traffico nel bacino veneziano delle grandi navi da crociera, nel mirino soprattutto per le emissioni inquinanti e quindi oggetto dell’opzione ‘zero passaggi in laguna’ del Ministro Orlando e sul quale il Ministro Galletti ha dichiarato lo scorso 18 marzo: “Le grandi navi devono essere risorsa e non pericolo. Venezia va difesa e protetta. Bisogna decidere presto soluzioni alternative al transito nel bacino di San Marco”.
Lo show veneziano presenterà al pubblico e agli operatori internazionali le tecnologie e le soluzioni più innovative per ridurre l’impatto ambientale e migliorare l’efficienza del trasporto nautico e terrestre. Il Green Mobility Show mette a disposizione tre chilometri di viabilità interna ed uno spazio acqueo di 12 ha dove il pubblico potrà scoprire le ultime novità in tema di auto elettriche ed ibride, scooter ecologici, biciclette a pedalata assistita, batterie ed accumulatori “verdi”, componentistica per la movimentazione, sistemi di car sharing e nuovi veicoli terrestri e marini a basso impatto ambientale. Fra gli altri, a Venezia sarà presente il primo shuttle elettrico costruito in Italia, dotato di una locomotiva in grado di trasportare fino a 16 persone alla quale si possono agganciare carrozze con capienza fino a 28 passeggeri.
Il Green Mobility dunque promette di dare slancio alle politiche virtuose per la riduzione dell’impatto dei Trasporti sull’ambiente e sulla salute delle persone. Uno contributo importante, perché il sistema dei trasporti produce la metà delle emissioni di polveri sottili (PM10) ed è quindi fra i primi responsabili dell’inquinamento atmosferico. Ma l’inquinamento dell’aria che respiriamo è solo uno dei ‘costi’ per la comunità di un sistema di trasporti inefficiente, costi che si rivelano di maggior impatto proprio nelle aree urbane: in bilancio va messo l’inquinamento acustico, particolarmente lesivo nei confronti delle fasce deboli della popolazione ed in particolarmente giovani ed anziani, oltreché per gli stessi operatori dei trasporti.
Altra conseguenza negativa di un sistema di trasporti inefficiente sono i maggiori consumi energetici derivanti dal congestionamento del traffico, a loro volta fonte di una quota aggiuntiva di emissioni. Per questo, sulla scorta delle politiche europee di riduzione delle emissioni inquinanti, il Ministero dell’Ambiente ‘ha supportato dal 1996 ad oggi, la realizzazione di oltre 556 interventi, per una spesa complessiva di più di 600 milioni di euro, finalizzati alla progressiva riduzione dell’utilizzo del mezzo privato motorizzato ed a favore di modalità di trasporto orientate alla salvaguardia dell’ambiente e in particolar modo alla riduzione dell’inquinamento atmosferico derivante dal traffico veicolare’. L’impegno del Ministero si è espresso attraverso programmi di cofinanziamento come il Fondo per la Mobilità sostenibile in collaborazione con i Comuni e con l’ANCI ma anche con l’istituzione nel 2010 del Tavolo tecnico per la mobilità sostenibile, richiesto del Ministero dell’Ambiente alla Conferenza Stato-Città ed Autonomie Locali: uno strumento di condivisione interistituzionale, con il quale si è avviato un confronto tra Comuni e Istituzioni competenti sulle politiche di mobilità urbana sostenibile per favorire lo scambio di buone pratiche, divulgare le priorità dei Comuni nel settore della mobilità urbana, condividere i criteri e le modalità per la valutazione dell’efficacia degli interventi.
Un Tavolo nel quale il Ministero dell’Ambiente si trova quindi investito di una importante funzione morale con importanti ricadute in termini di comunicazione: quella di garante della buona conduzione delle politiche dei singoli Comuni nei confronti degli altri e della credibilità di ciascuna delle amministrazioni verso l’opinione pubblica in un settore particolarmente sensibile come quello della tutela dell’Ambiente.
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