Donne, du du du
«Leggo del cantante svelto di mano; prima però ho dovuto andare a vedere chi fosse. Uno di quelli quasi famosi ma abbastanza famosi per essere notizia. E come sempre attraverso Facebook, che ormai è il veicolo principe per tutto e specie per veicolare quelle notizie di cui normalmente non importa nulla.
Insomma il tipo è stato denunciato dalla compagna perché la menava; la tipa ha messo foto di lei con il viso tumefatto e ha tuonato sulla sua home “a Massimo prudono le mani”. Hanno scomodato anche una colf che pare abbia assistito al fatto. Lui nega e dice che tutto è scaturito dal fatto che lui la sta lasciando.
Chissà perché non faccio fatica a crederlo. Perché le donne in odore di ”lasciamento” sono le creature più pericolose dell’universo. Anni fa ho visto con i miei occhi la quasi ex fidanzata di un mio amico vandalizzare la sua auto nuova di zecca, con un guizzo felino a cui nessuno fu in grado di opporsi.
Comunque le donne sono una gran bella categoria; per una o due di rilievo ci sono una manica di cretine arriviste. Io odio con fervore le cesse arrampicatrici; quelle magari nobili ma senza soldi che hanno, per spiegare meglio, ereditato un titolo scricchiolante insieme a un pollaio senza galline. E allora si fregiano e danno giudizi su tutto e tutti ma mangiano ceci tutti i giorni per risparmiare. Di solito riescono a manipolare una o due donne scudiero a cui far fare il lavoro sporco; quelle che poi hanno il coraggio di sussurrare sottovoce al malcapitato di turno “sai è nobile!”. Al rogo al rogo, mi vien da dire. Poi ci sono le cretine e basta. Non hanno nessun’altra dote; pericolose e impegnative vanno evitate dopo la terza media.
Non parliamo poi della miliardaria tirchia; quella che si accoda sempre quando c’è da prendere un qualcosa al bar; quella che “non ho soldi paga tu che devo trovare un bancomat”. Oppure, ancora peggio, come mi capitò durante un viaggio in un paese di miserabili, quella che non regala nulla, che non scuce nemmeno una saponetta. E mentre tutti facevano a gara per regalare vestiti e scarpe a quella povera gente, lei si eclissava. Ecco, miserabile nell’animo.
Poi però ci sono quelle vere, sincere, altruiste, generose e attente; ecco quelle così ti fanno sopportare le sub-specie che sono come l’AIDS… se le conosci le eviti.»
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