Viceministro Olivero: spreco alimentare all’attenzione del Governo
Spoleto – “La questione dello spreco e in particolare dello spreco delle risorse alimentari è sicuramente nell’agenda di governo. Ci sono questioni di natura etica, ambientale, economica e legate alla stessa produttività ma anche sociali. A livello mondiale c’è uno spreco di risorse immenso, circa 1,3 miliardi di tonnellate. Tonnellate che potrebbero sfamare i milioni di persone che non hanno di che mangiare”. Lo ha detto il senatore di Popolari per l’Italia Andrea Olivero, viceministro delle Politiche Agricole, alla prima festa nazionale per la lotta allo spreco organizzata da Cittadinanzattiva a Spoleto. “Lo sappiamo: la fame c’è sempre stata, ma un tempo era figlia delle carestie. Oggi invece dobbiamo renderci conto che la fame nel mondo è originata da determinate scelte o non scelte che sono compiute e da deficit strutturale e organizzativo”, ha spiegato il Viceministro.
“Dobbiamo interrogarci su quali siano i luoghi dello spreco, quali siano i punti da rafforzare nella catena della produzione, della distribuzione e del consumo. La sfida della produzione ha un grande alleato nel mondo agricolo che si è contraddistinto come lotta allo spreco, come valorizzazione dei territori. Certo ci sono stati meccanismi, come quello delle eccedenze, che hanno snaturato il lavoro agricolo. Oggi abbiamo bisogno di agricoltura che non sprechi, che lavori sulla qualità. C’è un tavolo istituito dallo scorso governo contro lo spreco alimentare. Dobbiamo proseguire il lavoro, coinvolgendo tutti i protagonisti, cominciando proprio dal ministero della Agricoltura che dell’alimentazione deve essere il garante”.
“La seconda sfida riguarda la distribuzione. Abbiamo ancora un sistema di distribuzione inefficiente. Certo l’Italia è un paese complesso, ma dobbiamo lavorare per creare una distribuzione efficace che possa ridurre lo spreco e alzare la produttività. Infine il consumo. Dobbiamo essere cittadini più consapevoli e solidali, approfittando di tutte le organizzazioni, come il Banco alimentare, che veicolano gli alimenti verso le persone indigenti. Lo spreco è più grave quando è a fronte di bisogno di cibo, anche nelle nostre città. Noi come Ministero dobbiamo risolvere tutte le complicazioni organizzative e burocratiche in modo da garantire che l’offerta di derrate di cibo in scadenza ma perfettamente conservate e la domanda si incontrino in modo rapido. In tempi brevi proporremo un piano nazionale contro lo spreco alimentare che tenga conto di tutte e tre queste sfide”, ha concluso il Viceministro.
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