Italia delle Regioni

Nel corso di un’audizione in Commissione affari costituzionali del Senato sulla materia delle riforme il presidente della Conferenza delle regioni, Vasco Errani, ha rivendicato per le istituzioni regionali il ruolo di protagoniste del percorso di cambiamento.

I Presidenti delle Regioni sono “per l’elezione indiretta dei senatori” del nuovo Senato delle Autonomie. Lo ha precisato Vasco Errani, al termine della seduta della recente  Conferenza delle Regioni, rispondendo ad una domanda sull’Ordine del Giorno presentato da Calderoli. “Questa posizione la ribadiamo, siamo convinti sia la strada giusta per costruire quell’equilibrio in grado di dare un nuovo assetto al Paese”, ha detto Errani. “Si apre una fase importante, a cui vogliamo partecipare. Abbiamo dato un contributo con le nostre proposte e lavoreremo con il Governo e con la Commissione Affari Costituzionali del Senato”, ha proseguito Errani, al termine della seduta. “Abbiamo già presentato i nostri emendamenti alla Commissione – ha proseguito – e lavoreremo in modo costruttivo”. In particolare, le regioni puntano alla costituzione di una “legge bicamerale” con la quale vengano definite più puntualmente competenze e materie di pertinenza dello Stato e delle Regioni, al fine di limitare al massimo il contenzioso.

I risparmi per 700 milioni di euro che devono produrre le Regioni con le disposizioni relative all’Irpef “per il 2014 non dovrebbero ricadere sulla sanità”, ha detto Errani. “E’ in atto un confronto con il Governo – ha aggiunto Errani – e le cose stanno andando positivamente”. Quanto al Patto per la salute verrà siglato “sicuramente entro l’estate”, probabilmente dopo le europee, “ma solo perché il lavoro ha bisogno di fare il salto di qualità che vogliamo”. “Per il Patto si sta lavorando sodo – ha aggiunto Errani – e le Regioni hanno un ruolo fattivo”.

Infine sulla questione degli ammortizzatori sociali in deroga “è in corso un utile confronto con il ministro del Lavoro Poletti: vogliamo sia garantita la copertura di tutto il 2013 e di questi primi mesi del 2014. Abbiamo in queste settimane e in queste ore un confronto aperto con il governo – ha spiegato Errani – e speriamo nel giro di qualche giorno di chiudere questa fase”. Tornando sul ruolo delle Regioni ha poi ribadito: “Il nostro problema non è avere le competenze, è se possiamo esercitarle”.

La sicurezza dei territori per i Comuni italiani,  i sindaci rappresentati da Fassino scrivono al ministro dell’Interno Alfano per adottare subito soluzioni condivise  contro il degrado e le intimidazioni della criminalità organizzata. “Un confronto urgente, per concordare insieme e in via definitiva proposte’’ sulle “numerose e complesse problematiche che attengono ai temi della sicurezza urbana e dell’efficace e sereno svolgimento delle funzioni istituzionali degli amministratori locali’’. E’ quanto chiede il presidente dell’ANCI Piero Fassino, in una lettera inviata al ministro dell’Interno Angelino Alfano.

‘’Faccio riferimento – specifica Fassino nella missiva – da un lato alle diversificate emergenze che interessano grandi e medi centri urbani (reati di elevato allarme sociale, gioco d’azzardo, quiete pubblica e orari degli esercizi commerciali), dall’altro alla evidente recrudescenza di fenomeni di intimidazione contro gli amministratori locali che vivono sempre più in trincea, da nord a sud, a cui bisogna apprestare la massima tutela e dare ascolto e attenzione’’. A questo proposito, conclude Fassino, “sarebbe peraltro un segnale importante che il confronto trovi avvio da uno dei territori più colpiti, come quello sardo, e a tal fine l’Associazione e’ disponibile per concordare insieme le eventuali modalità organizzative’’.

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