City Island (Film, 2009)

Un Andy Garcia in gran forma è il mattatore di un’insolita commedia statunitense, vicina ai temi cari al cinema indipendente, ambientata a New York, in una penisola del Bronx – City Island -, fotografata con cura e dotata di una colonna sonora suggestiva. Andy Garcia è il secondino Vince Rizzo, aspirante attore, che incontra in galera Tony (Strait), un figlio avuto a 19 anni, da una prostituta alcolizzata, la prima donna della sua vita, prima di conoscere la moglie (Margulies). Vince fa in modo di avere il ragazzo in affidamento per rieducarlo alla vita sociale, ma senza far parola del loro vero rapporto. La famiglia del secondino è tratteggiata con realismo, anche se il grottesco a tratti fa capolino e l’esigenza di far sorridere evita improbabili derive drammatiche.

Andy Garcia crede che la figlia (Miller) frequenti l’Università, invece fa la spogliarellista perché le hanno sospeso la borsa di studio, mentre il figlio adolescente (Garcia – Lorido) passa il tempo sui siti porno, è affascinato dalle donne grasse e critica ogni cosa. Il rapporto con la moglie va avanti stancamente, tra pietose bugie (i due fumano di nascosto l’uno dall’altro) e sciocchi segreti, nel grigiore assoluto. La moglie pensa che il marito la tradisca, per vendetta cerca di andare a letto con il giovane detenuto, ma lui la respinge, perché sa che il secondino racconta menzogne pur di non confessare che sta tentando di diventare attore.

La commedia tocca l’apice della comicità quando il protagonista viene scritturato per interpretare un film di Scorsese. I nodi degli equivoci vengono tutti al pettine: l’amica attrice che sosteneva Vince è scambiata per puttana, il figlio ritrovato per violentatore della moglie, il marito per fedifrago. La famiglia torna felice e unita, quando tutti comprendono che è il momento della sincerità. Il padre ritrova un figlio perduto ma anche una moglie che stava allontanandosi, la figlia confessa le sue colpe, l’amica aspirante attrice torna alla famiglia abbandonata. Ogni tessera del mosaico è al suo posto.

La critica ha accolto tiepidamente questa commedia brillante, salvandola solo per la grande interpretazione di Andy Garcia, fantastico nel dare vita al personaggio di un attore dilettante, timido e imbranato. Il pubblico, spesso più lungimirante della critica, ha premiato la pellicola al botteghino e le ha riservato una buona accoglienza al Tribeca Film Festival. City Island ricorda il cinema indie e la commedia all’italiana, con i dovuti distinguo, perché racconta la vita e fa sorridere partendo dai problemi del quotidiano, sviscerando il rapporto tra coniugi e la difficoltà a comunicare all’interno di un nucleo familiare. Il gioco degli equivoci e il finale in bagarre – per un attimo si teme una possibile tragedia – ricorda persino la pochade di Feydeau. Molte citazioni cinefile, la più evidente quella di Marlon Brando nei panni del padrino. Andy Garcia in gran forma. Da rivedere, adesso che è uscito il dvd e che sta passando nei circuiti televisivi tematici.

Due parole sul regista, autore a tutto tondo, visto che scrive e sceneggia tutte le sue opere. Raymond De Felitta condivide con Andy Garcia l’amore per il jazz, era inevitabile che i due s’incontrassero in una produzione cinematografica, in parte economicamente sostenuta dall’attore. Autore di commedie brillanti, ma non convenzionali, sempre dotate di ottima colonna sonora e buona fotografia. I suoi primi lavori sono il corto Bronx Cheers, a tema musicale, e il lungometraggio Cafe Society (1995), sul crollo finanziario di un playboy. Il primo successo di pubblico è la commedia antiburocrazia Two Family House (2000), mentre The Thing About My Folks (2005) appunta i suoi strali sui difetti della famiglia americana e anticipa i temi affrontati in City Island e nel successivo Married and Cheating (2011), più votato a narrare l’infedeltà.

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Regia: Raymond De Felitta. Soggetto e Sceneggiatura: Raymond De Felitta.  Distribuzione: Mikado Film. Interpreti: Andy Garcia, Julianna Margulies, Steven Strait, Emily Mortimer, Ezra Miller, Domink Garcia-Lorido, Alan Arkin. Durata: 100’. Genere: Commedia.

©Futuro Europa®

[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]  

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