Italia delle Regioni
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha indirizzato il 2 giugno scorso, Festa della Repubblica, una lettera agli 8.057 sindaci d’Italia.
“Caro Sindaco, l’Italia riparte. I segnali di fiducia che arrivano dalla determinazione dei cittadini, da vari settori dell’economia e dai mercati internazionali, tuttavia, non bastano. Possiamo e dobbiamo fare di più. Per questo il Governo ha deciso di accelerare il percorso di riforme costituzionali e istituzionali, riforme che spaziano dalla legge elettorale alla revisione del titolo V, dalla pubblica amministrazione fino al mercato del lavoro, dalla giustizia al fisco, dall’agricoltura al terzo settore. Ma nessuna riforma sarà credibile se non diamo per primi noi il segnale che la musica è cambiata davvero. Per questo giudico prioritario che il Governo adotti tutte le misure necessarie a sbloccare i procedimenti e i cantieri che sono fermi da anni, per ritardi o inconcludenze di settori diversi della Pubblica Amministrazione.
Sono stato Sindaco anche io. E come voi ricordo le polemiche: quanti cantieri abbiamo bloccato per la mancanza di un parere, per un diniego incomprensibile di una sovrintendenza, per le lungaggini procedurali. Quante volte siamo stati costretti a rinunciare a un investimento magari di capitali stranieri, certo innamorati dell’Italia, ma preoccupati del complicato sistema amministrativo del nostro paese. Nel giorno della Festa della Repubblica scrivo ai sindaci da Palazzo Chigi per chiedere uno sforzo comune. Individuate una caserma bloccata, un immobile abbandonato, un cantiere fermo, un procedimento amministrativo da accelerare. Segnalatecelo entro il 15 giugno all’indirizzo matteo@governo.it. Sarà nostra cura verificarne lo stato d’attuazione con gli uffici dedicati e – se del caso – procedere all’interno di un pacchetto di misure denominato “Sblocca Italia”. La necessità e l’urgenza di provvedere subito alla ripartenza dei cantieri e alla definizione delle procedure è sotto gli occhi di tutti. Come abbiamo fatto per la scuola, anche per questi interventi cercheremo di essere il più tempestivi possibili. Dimostrando una volta di più che il rapporto tra Amministrazione Centrale e Autorità territoriali può davvero entrare in una fase nuova. Conto sull’aiuto dei Sindaci, insomma. E invio un abbraccio doppio ai sindaci appena eletti. Vi attende un lavoro impegnativo ma carico di gioia e responsabilità: essere l’anima della propria comunità non è facile, ma è una strepitosa occasione.“
“Individuare al più presto le proposte per far ripartire il Paese”. Con queste parole il presidente dell’Anci, Piero Fassino, ha “accompagnato” la lettera con cui il 2 giugno il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha invitato i sindaci a indicare al governo opere e provvedimenti da sbloccare nelle città. La missiva di Fassino segue al primo commento del sindaco di Torino che subito dopo l’annuncio di Renzi si era detto “pronto, insieme a tutti i sindaci italiani, a raccogliere le richieste del Presidente del Consiglio. In ogni città e Comune – aveva dichiarato in una nota – ci sono progetti che, se finanziati, possono decollare in breve tempo contribuendo così al rilancio della crescita e alla creazione di lavoro’’.
Riportiamo di seguito i commenti all’iniziativa del presidente Renzi da parte dei sindaci Pizzarotti di Parma, Orlando di Palermo e Tambellini di Lucca.
“Mi auguro non sia il solito intervento spot del governo, ne abbiamo già visti tanti e su questo tema sarebbe grave. Li aspettiamo al varco”. Così il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, commenta la lettera del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, “Come tutti i sindaci – ricorda il sindaco di Parma – anche noi abbiamo inviato una lettera al governo per chiedere il sostegno dello Stato alle nostre scuole. Stiamo parlando del futuro dei nostri figli – aggiunge – e della riqualificazione di strutture che per troppo tempo e troppi anni i nostri predecessori hanno completamente ignorato. L’edilizia scolastica ha bisogno da anni di risposte concrete. Noi a Parma – conclude Pizzarotti – ci siamo già mossi riqualificando le scuole dall’amianto e ristrutturando alcune parti degli edifici, ma senza il sostegno dello Stato i Comuni non hanno la forza economica per continuare i lavori”.
“Le opere incomplete non rappresentano solo uno spreco di risorse ma sono sintomo di sottosviluppo. Come sindaco e presidente di ANCI Sicilia non posso che apprezzare l’attenzione del presidente Matteo Renzi sul tema dello sblocco delle opere pubbliche”. Ad affermarlo è il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che annuncia come la “sua amministrazione sta predisponendo una relazione dettagliata, così come faranno certamente i Comuni siciliani”. Orlando si augura che “all’impegno dei Comuni faccia seguito da parte del governo e del Parlamento nazionale una diversa attenzione ai tanti problemi di natura finanziaria che frenano le amministrazioni comunali”. In particolare l’esecutivo dovrà partire “dalla eliminazione di soffocanti ‘lacci e laccioli’ fonte di ritardi nei lavori e di pretesti per clientele, corruzioni e parassitismi”. Il sindaco palermitano auspica anche la definizione di un quadro sanzionatorio preciso in tema di opere pubbliche : “Dovranno essere previste rigorose sanzioni per i ritardi e per le colpevoli inefficienze da addebitare tanto agli organi comunali che a quelli statali”.
“La lettera di Renzi? Ancora non ho visto nulla ma è chiaro che tutto quello che va nella direzione di sbloccare cose ed attività che sono ferme da tempo va molto bene”. Lo afferma il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini. Nel caso di Lucca ci sarebbe solo l’imbarazzo della scelta sulle opere da indicare. “Le emergenze sono così tante – aggiunge Tambellini – che prima di tutto c’è la necessità di fare un censimento accurato della situazione. Qui è rimasto tutto fermo, soprattutto nel settore dell’edilizia scolastica, dove bisogna lavorare e molto”. Proprio su questo aspetto l’amministrazione lucchese si è già attivata avviando i lavori di ristrutturazione di una scuola media. “Certo il fatto che sull’edilizia scolastica sia arrivata una risposta dal governo mi lascia ben sperare anche su questa nuova iniziativa di collaborazione tra il governo centrale ed i sindaci”.
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