TASI, istruzioni per l’uso

Il prossimo lunedì 16 giugno è il termine ultimo per il pagamento della prima rata della Tasi, la tassa sui servizi comunali indivisibili istituita dalla Legge di Stabilità 2014. Questa scadenza fiscale è in realtà valida per i contribuenti che hanno optato per il pagamento frazionato e solamente nei Comuni italiani che hanno deliberato le aliquote fiscali entro venerdì 23 maggio 2014 (qui l’elenco completo riportato dal Corriere della Sera). Per i ritardatari, il Governo e l’Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani) hanno previsto una proroga al 16 ottobre 2014, con delibere da inviarsi al Ministero delle Finanze entro il 10 settembre e da pubblicarsi entro il 18 settembre. Lo stesso giorno si dovrà procedere al pagamento di una parte dell’IMU, l’imposta municipale unica.

Per calcolare l’importo della Tasi, bisogna anzitutto individuare la rendita catastale dell’immobile. Questo dato è presente sull’atto di proprietà oppure si può recuperare consultando il servizio di visure catastali dell’Agenzia delle Entrate. Il secondo step consiste nel moltiplicare la rendita catastale per 0,05 (5%). A questo punto si deve calcolare la base imponibile, ossia la cifra sulla quale calcolare l’importo da versare per la Tasi (vale anche per l’IMU), moltiplicando la rendita catastale rivalutata per il coefficiente identificativo della tipologia dell’immobile (ad esempio 160 nel caso delle abitazioni civili). Infine, bisogna moltiplicare la base imponibile così individuata per l’aliquota decisa dal Comune (inserite qui il nome del Comune e scoprirete l’ammontare dell’aliquota). In alternativa a questo metodo, è possibile servirsi dei numerosi simulatori online disponibili gratuitamente su internet.

Per procedere al pagamento della Tasi, si può utilizzare il modello F24 o il bollettino di conto corrente postale, sia in forma cartacea che per via telematica. Nel primo caso è necessario indicare il conto corrente 1017381649, che è uguale in tutta Italia, e l’oggetto o casuale, che dovrà essere “pagamento Tasi”. Proseguendo nella compilazione, occorre indicare i propri dati anagrafici e indicare il Comune beneficiario del versamento. Nel modello è presente anche una sezione relativa ai beni immobili di proprietà. In questa parte vanno indicato il numero esatto e la tipologia (in alcuni è infatti possibile usufruire di detrazioni e agevolazioni). In corrispondenza di ogni riga bisogna inoltre indicare la somma da pagare per gli immobili appartenenti alla stessa categoria che si possiedono.

Volendo è possibile pagare la Tasi anche online, nella comodità di casa propria. Basta collegarsi al sito delle Poste Italiane e seguire passo per passo le indicazioni. A pagamento avvenuto, il cittadino riceverà una mail di conferma dell’avvenuta operazione, con un’immagine virtuale del bollettino pagato o in alternativa un testo con tutti i dati identificativi e il bollo virtuale di accettazione. Tale allegato ha valore di ricevuta e pertanto se ne consiglia la conservazione almeno fino alla fine dell’anno, quando si dovrà procedere al pagamento della seconda rata.

Ricordiamo che il pagamento interessa anche gli occupanti e non solo i proprietari. A seconda del Comune, l’inquilino dovrà pagare una quota della Tasi compresa tra il 10 e il 30%. Se, però, la durata del contratto non supera i tre mesi, il pagamento sarà tutto a carico del proprietario. Chi ha scelto di pagare la Tasi in un’unica soluzione dovrà corrispondere l’intero importo annuale entro il 16 dicembre 2014.

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