Sindaco Marino perde la Barca a Roma

A poche ore dalla chiusura delle urne per le Elezioni al Parlamento Europeo (25 maggio), la giunta capitolina di Ignazio Marino perde l’Assessore alla Cultura Flavia Barca. La Barca ha infatti atteso questo momento per ufficializzare le proprie dimissioni che erano nell’aria da settimane. Chi stringerà le redini dell’Assessorato, ma sopratutto quanto verrà coperta questa casella vuota? Ora che è trascorso un po’ di tempo, possiamo pronunciarci su quanto non ancora avvenuto e sulle varie possibilità.

La Barca non è la prima ad andarsene: segue la scelta del 16 aprile di Daniela Morgante, ex-Assessore al Bilancio. Si sta ancora aspettando un sostituto alla Morgante e sappiamo che il Sindaco ha già mancato due occasioni per nominare il nuovo Assessore alla Cultura. Così procede un rimpasto, che, dopo il recente risultato per il PD nella Capitale con il 43% in tutti i seggi, non sembra avere nessuna affezione politica renziana.

La Cultura tira un sospiro di sollievo: la Barca verrà ricordata per l’immobilità e i pochi interventi disastrosi, la sconsideratezza nei confronti dei finanziamenti alla Cultura, e la mancanza di comunicazione con il Sindaco. Il testimone potrebbe passare a Giovanna Marinelli o a Monique Veaute. Giovanna Marinelli, benvoluta dal PD veltroviano, laureata in Lettere Moderne, con specializzazione in Storia del Teatro, è stata dal 2008 al 2010 a capo del Teatro di Roma. Monique Veaute, aria nuova, manager culturale ben vista dal milieu culturale, in particolare riguardo alle arti visive, fondatrice del Festival di Villa Medici, oggi “RomaEuropa Festival”, in passato amministratore delegato di Palazzo Grassi a Venezia, attualmente presidente del Comitato Consultivo della TV franco-tedesca “ARTE” e consigliera d’amministrazione del MAXXI.

Si alza la richiesta del “Comitato Estate Romana” di un nuovo assessore che “deve venire dalla politica, dalla buona politica. Basta tecnici o pseudo tali, non adatti a svolgere un ruolo così complesso”. La tendenza di Marino è quella appunto di scegliere tecnici in base al CV (Curriculum Vitae). Suggeriscono non “un nome”, ma  “un profilo politico”, esortando a guardare “dentro al PD”, dove “negli anni si è formata tutta una generazione di intelligenze brillanti di amministratori cresciuti a “pane e cultura”. Politici partiti  dall’associazionismo culturale di base, “in grado di discutere con cognizione di causa avendo gli strumenti per farlo. Per loro la nuova faccia dell’Assessorato alla Cultura potrebbe essere quella di Paolo Masini o Michela Di Biase, per “quella rinascita che la Capitale attende ormai da troppo tempo”.

Insoddisfazione è stata espressa pure da parte di Marino; ma del resto chi può esprimere la propria empatia nei suoi confronti? Procede il rimpasto, ma lui rimane come caposaldo dell’Amministrazione. Rimpasto o esclusiva copertura delle caselle vuote? Il via al cambiamento era stato previsto dopo l’approvazione del bilancio da parte dell’Assemblea Capitolina. Si pensa a nuova squadra, da formarsi a fronte di incontri tra Marino, il segretario romano del PD, Lionello Cosentino, e i vertici nazionali del Partito. Farebbero allora la loro entrata sul tavolo le prime richieste del PD, in relazione a una riunione interna al Partito. Il PD si pronuncia: “Il rimpasto non c’entra comunque niente con l’esito elettorale. Lo chiediamo da tempo per accelerare l’azione di modernizzazione dell’Amministrazione Comunale”.

In qualsiasi modo si proceda Marino dovrà muoversi con cautela rispettando le quote rosa nella perfetta parità tra uomini e donne, pena ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Generale) da parte delle opposizioni. Per il Bilancio emerge il nome di Silvia Scozzese, responsabile finanza dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e membro della cabina di regia per il debito di Roma Capitale. Ma l’intervento non sarà imminente: il nuovo Assessore al Bilancio arriverebbe a luglio, così attendendo l’approvazione del bilancio da parte dell’Assemblea capitolina, tra fine giugno e inizio luglio.

E per la Cultura? Le voci di corridoio e le richieste non mancano, ma la data è misteriosamente sconosciuta; forse qualcuno la conosce, nel limbo politico del “forse mai”, tra Misteri Eleusini e giochi a carte rigorosamente coperte. Sono ammesse tutte le previsioni. Si pensa anche a un rinnovo più radicale che coinvolga altri due assessorati, quello alle Politiche Sociali, retto da Rita Cutini, e quello allo Sport, con Luca Pancalli, con dunque lo spostamento di Daniele Ozzimo, Assessore al Decentramento Amministrativo, alle Politiche Sociali e a includere la Casa, prima di Daniele Ozzimo, nell’Assessorato all’Urbanistica, già delegata a Giovanni Caudo. Allora Mirko Coratti o Fabrizio Panecaldo o un nuovo tecnico potrebbero entrare a far parte della Giunta. Un cambio si prospetta anche per l’attuale Assessore alla Scuola Alessandra Cattoi e per i Lavori Pubblici di Paolo Masini, che potrebbe subentrare proprio al posto della Cattoi. Infine ma non meno importante, Lorenza Bonaccorsi, deputata renziana, come vice di Marino.

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