Casini, stai sereno
E’ davvero singolare che Casini, in una sua intervista, accusi Mario Mauro di fare, con i suoi emendamenti in commissione Affari Costituzionali, il gioco di Berlusconi.
Parla lui che un giorno apre a Forza Italia e un altro a Renzi. Così come un giorno vuole i gruppi unici tra Ncd, Udc e Pi e quello dopo rivendica l’autonomia del suo partito. Atteggiamenti già visti con Tabacci, Tassone, Mastella, Follini, Baccini e poi con Fini e Rutelli quando Casini affermava di voler dar vita a un “Terzo Polo”, salvo mollare tutti e tutelarsi rifugiandosi in solitudine nella lista Monti al Senato. Non a caso, con questo susseguirsi di emarginazioni, l’Udc si è ridotto progressivamente all’1 per cento e oggi resiste solo grazie alla segreteria Cesa.
Da Casini non c’è mai stata una linea univoca. Ed è per questo che i suoi colleghi lo hanno soprannominato “Pierfurby”. Buon viaggio a chi lo segue. La sua storia personale ha dimostrato che chiunque abbia stretto patti con lui e sia stato ritenuto capace di metterlo in ombra, è finito male se non malissimo. Seguirlo nelle sue continue “strambate” è di una difficoltà enorme e si corre il rischio di smarrire la rotta ben prima di raggiungere il traguardo.
Alla fine è meglio decidere di farlo correre da solo per non disperdere energie, ma soprattutto per mantenere un po’ di dignitosa coerenza. Se ora Casini pensa che sia giunto il momento di emarginare i Popolari per l’Italia o, peggio, Mario Mauro, si sbaglia di grosso. Stia sereno.
©Futuro Europa®
[NdR – L’autore dell’articolo è eurodeputato uscente del PPE e socio fondatore dei Popolari per l’Italia]