Lavorare e vivere Green in Italia

Dall’agroalimentare all’energia, dalla bioedilizia alla cosmetica, è la Green Economy ad offrire oggi le occasioni migliori di lavoro nel nostro Paese. La ‘tendenza’, generata dal mercato ma sostenuta da una precisa volontà politica italiana ed europea, è stata confermata dal Ministro all’Ambiente Galletti nel suo ultimo incontro con i colleghi europei sulle linee guida del Semestre italiano in materia di sviluppo e lotta alla disoccupazione. Nuovi spazi lavorativi si aprono per ogni tipo di attività, non solo in quelle operanti nei settori tipicamente green, perché le direttive europee su ogni tipo di produzione e di servizi  hanno creato una forte domanda di nuove professionalità ‘ambientali’ praticamente in ogni settore dell’economia. Ma fra tutti, i settori specificamente green sono quelli dove il fenomeno è più evidente e fra questi il segnale rivelatore viene dal settore ‘simbolo’ della Green Economy, Agricoltura e Agroalimentare: a raccontarlo è il Dossier ‘Lavorare e vivere Green in Italia’, pubblicato da Coldiretti e presentato in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente al Nelson Mandela Forum di Firenze dal Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo insieme ai Ministri dell’Ambiente Gian Luca Galletti e dell’Agricoltura Maurizio Martina.

La ‘green economy’, per Coldiretti ‘la nuova frontiera dell’agricoltura’ che comprende tutta l’innovazione in atto nel comparto, è in grado di offrire oggi centomila posti di lavoro in tutte le attività di settore: dalle produzioni a ‘km 0’ a quelle biologiche e d’eccellenza che esaltano il territorio, ai nuovi mestieri che valorizzano natura e alimentare. Dall’agri-arredatore che costruisce nelle case muri verticali ricoperti di verde, fiori e peperoncini, all’agri-gelataio che prepara gelati al Brunello di Montalcino o all’extravergine da accompagnare alla bruschetta, fino al wedding planner green che pianifica matrimoni nel verde: “Sono solo alcuni esempi del profondo rinnovamento in atto nelle campagne”, ha spiegato a Firenze il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo nel presentare il dossier.

La crescita Green dell’agroalimentare è guidata da scelte e comportamenti degli Italiani: la spesa ‘green’ riguardante prodotti a ‘km 0′, cibo bio, alimenti sfusi e specialità Dop/Igp  ha raggiunto infatti un fatturato record di 20 miliardi nel 2013, + 65% rispetto all’ inizio crisi nel 2007, in controtendenza al totale degli acquisti alimentari che, quanto a spesa, sono crollati ai minimi da 33 anni. “Sempre più Italiani – ha spiegato Coldiretti – acquistano prodotti locali a ‘km 0’, che peraltro non inquinano non dovendo percorrere lunghe distanze, ma anche cibi biologici non trattati con la chimica, alimenti sfusi senza imballaggi o specialità a denominazione di origine che aiutano a conservare la biodiversità del territorio.” Con vantaggi anche per i portafogli.

Continuando con i dati, Coldiretti ha fatto sapere che nel 2013 quindici milioni di italiani hanno fatto la spesa dal contadino nelle fattorie o nei mercati degli agricoltori con un aumento del 25 per cento rispetto all’anno precedente ed un fatturato complessivo della spesa a chilometri zero stimato in 3 miliardi di euro. Punto di osservazione privilegiato sono le oltre novemila fattorie, botteghe e mercati che aderiscono alla rete promossa dalla Fondazione Campagna Amica della Coldiretti, dove si trovano prodotti locali del territorio messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo. A convincere i consumatori il fatto che i mercati degli agricoltori promuovono la conoscenza della stagionalità dei prodotti, ma anche la filosofia del km zero, con i cibi in vendita che non devono percorrere lunghe distanze, riducendo le emissioni inquinanti nell’atmosfera dovute alla combustione di benzina e gasolio. Gli effetti si fanno sentire anche sugli sprechi, che vengono ridotti per la maggiore freschezza della frutta e verdura in vendita che dura anche una settimana in più, non dovendo rimanere per tanto tempo in viaggio. Oltre a ciò, ha spiegato ancora Coldiretti, i mercati degli agricoltori svolgono un’importante azione di recupero di varietà a rischio di estinzione. Tutte funzioni apprezzate da chi compra e dunque in grado di promuovere l’economia green, favorendo la crescita di fatturato e posti di lavoro.

©Futuro Europa®

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