Anche Dio va in vacanza
Come si misura il valore di una persona? Intendo il valore inteso come dice il vocabolario : “Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale”. Quindi: tra un ragazzo che ancora non ha sviluppato alte doti intellettuali o morali e anche capacità professionale, come si valuta il valore tra un ragazzo ebreo e uno palestinese? Chi vale di più?
Sicuramente il palestinese vale meno. Almeno sui media. È forse comprensibile; i palestinesi sono sporchi, vivono tutti insieme ammassati in case sporche; tirano pietre e vestono stracciati. Gli Israeliani sono ben equipaggiati: armati fino ai denti. Vengono mandati a fare irruzione in queste case miserevoli e contribuiscono ad alimentare odio perché l’odio è un grande business. Eppure sono ragazzi forse della stessa età. Se gli uni non indossassero la divisa e non fossero comandati a girare con il mitra in spalla, forse gli altri non tirerebbero pietre e magari si metterebbero a giocare una partita di calcio.
Ma da qualche parte, nelle stanze delle persone che contano, dove l’aria condizionata è accesa senza interruzioni, in quelle stanze quelle persone non vogliono questa ideale partita. Meglio occhio per occhio. Meglio rapire e uccidere in modo atroce tre giovani, meglio poi rispondere a questa atrocità con un ragazzo bruciato vivo. Perché la violenza chiama la violenza. Non vedo speranze per questo popolo oppresso da troppi interessi; non vedo la vera volontà di negoziati; non vedo leader carismatici ma piuttosto fantocci sensibili al fascino del potere.
Poi ci sono quelli nati per distruggere; penso a quel gentiluomo autoproclamato “califfo” dello Stato islamico tra Iraq e Siria, Abu Bakr al-Baghdadi, che è apparso per la prima volta in alcune immagini video registrate in una moschea a Mosul, nel nord dell’Iraq, durante la sua predica nella preghiera comunitaria islamica, come si legge sui profili Twitter dello stesso Isis, lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante. Gli Stati Uniti hanno posto una taglia di dieci milioni di dollari su Baghdadi. Ecco, gente come lui ha sulla coscienza la morte di ragazzi innocenti. E anche la morte futura di chi ancora per poco è in vita, magari convinto di avere un futuro.
Non vedo possibilità di cambiamenti, non vedo futuro, nessuno tra i potenti, quelli veri, ha davvero intenzione di mettere a posto le cose. Meglio litigare per chi ha la responsabilità dei migranti oppure per una delle tante poltrone.
Eppure tutto dovrebbe cominciare da lì; da quella striscia amara che viene irrorata dal sangue quasi ogni giorno. Anche il termine Territori Occupati definito dalla Quarta Convenzione dell’Aja, suona malissimo e vuol dire Territori posti sotto l’autorità di un esercito ostile o di una potenza occupante.
Qualcuno ha scritto che queste giovani vittime erano figli di una terra senza armonia. Un modo poetico per descrivere il caos. E il desiderio di mantenerlo. Non cambierà mai nulla. Fino a quando un giorno, forse, qualcuno avrà la forza di dire basta.
Ma siamo lontani e Dio è andato in vacanza.
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