Taglio tariffe roaming, è realtà nella UE

L’Europa è unione e il Futuro è comunicazione. Per questa ragione l’Unione Europea non può certamente ignorare il tema delle comunicazione tramite apparecchi mobili tra cittadini dell’UE. Quando un operatore permette a un utente di usufruire del servizio offerto, cavalcando anche reti di altri operatori si parla di roaming: modalità utile sul piano nazionale, ma utilissima se non inevitabile, a livello internazionale.

L’operatore che concede, tramite apposito accordo – spesso reciproco – accesso alla propria rete, per garantire all’utente il massimo della copertura, è naturalmente compensato per tale concessione. L’Unione Europea ha finalmente stabilito di intervenire sul roaming tra tutti i paesi comunitari, uniformando le tariffe per SMS e chiamate, sia in uscita che in entrata.

Oltre alla convenienza economica e pratica di cui ogni cittadino europeo potrà godere (vivere con meno ansie le chiamate da e verso estero ha il suo perché), va certamente evidenziato il grande significato politico e sociale di questa lodevole iniziativa. L’Europa, così, si comporterà da questo punto di vista come un grande paese unico, al pari degli USA, dal punto di vista delle tariffe della comunicazione telefonica, ed è applicando tale modo di agire ai vari aspetti della vita del cittadino europeo che si potrà, di fatto, perseguire il progetto Europa.

Dallo scorso 1 luglio sono dunque entrate in vigore le nuove regole comunitarie sulle tariffe, relative al traffico dati (che ci permette di leggere e-mail, mandare messaggi su Whatsapp e navigare, in genere, sulla Rete Internet), SMS e chiamate. I progressivi interventi in chiave di Eurotariffa hanno addirittura ridotto del 90% i costi rispetto a 7 anni fa.

Questo processo, sul piano di tariffazione, ha fatto affiorare, anche nella nostra Italia, quello stato di cose noto come “Paradosso ell’Eurotariffa”, e consistente, in breve, in tariffe più alte per servizi nazionali rispetto a quelli operati in roaming verso o da altri paesi esteri dell’UE.

Il taglio maggiore è stato quello relativo al traffico dati, dove i costi risultano più che dimezzati (taglio del 55,5% per navigare su Internet in un altro paese europeo), ma anche chiamate e SMS hanno subìto riduzioni importanti, superiori al 20%. Telefonare avrà un costo massimo pari a 19 cent. + IVA al minuto (prima del 1 luglio tale tetto massimo era pari a 24 cent. + IVA), per ricevere chiamate il costo sarà invece pari a 5 cent. + IVA (contro i vecchi 7 cent. + IVA). L’invio di un SMS (pratica, a dire il vero, molto meno diffusa di un tempo) costerà appena 6 cent.

Il progressivo risparmio, in questo ambito, è davvero importante, basti pensare che usare uno smartphone o un tablet in un altro paese dell’UE costa oggi 25 volte in meno rispetto a 4 anni fa; ma l’obiettivo cui mira la Commissione e fortemente sostenuto dall’Europarlamento, è la totale abolizione dei costi di roaming.

©Futuro Europa®

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