Mauro e Di Maggio (PI): Riforme con questo metodo sono attentato alla Costituzione
Affollata Conferenza stampa oggi pomeriggio in Sala Nassiriya al Senato sulla richiesta di convocazione (fatta al presidente Pietro Grasso) della Giunta per il regolamento, chiamata a pronunciarsi sulla rimozione del senatore dei Popolari per l’Italia Mario Mauro dalla commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama.
Il senatore dei Popolari per l’Italia Tito Di Maggio ha reso noto, distribuendolo alla numerosa Stampa presente, il testo del ricorso presentato alla Giunta per il regolamento del Senato contro la sostituzione del sen. Mario Mauro in Commissione affari costituzionali, su cui però la Giunta non si è ancora pronunciata. A giudizio di Di Maggio se il ricorso dovesse essere accolto, “ne conseguirebbe che tutti gli atti della Commissione sarebbero nulli”. Quindi con la decisione di oggi, di far concludere l’esame delle riforme da parte della Commissione in modo che il testo vada in aula domani, siamo dinanzi “a un attacco alla Costituzione”. “Al presidente Pietro Grasso abbiamo ricordato che egli è il garante delle procedure”.
All’incontro erano presenti, oltre a Di Maggio e Mario Mauro, anche i Pd Paolo Corsini e Lucrezia Ricchiuti, Loredana De Petris (Sel), Francesco Campanella (ex M5s) e diversi senatori di M5s, tra cui Giarrusso, Buccarella, Taverna, Mussini, Bignami, Romani, Santangelo, Petrocelli, Bottici, Martelli, Cataldi.
“Senza ‘frenatori’ l’Italia finisce fuori pista”. Mario Mauro, senatore di Popolari per l’Italia, torna a chiedere che la Giunta del regolamento di palazzo Madama si esprima sulla sua sostituzione in commissione Affari costituzionali votata dal suo stesso partito ma contro la sua volontà. La comunicazione del presidente del Senato, Pietro Grasso, non basta, spiega in conferenza stampa, non si può rinviare la questione sine die. “La commissione – aggiunge il suo collega Tito Di Maggio – perde la sua perfezione con la rimozione del senatore Mauro e tutti gli atti che ha preso rischiano la nullità. Il fatto che continui a deliberare fin quando la Giunta non ha deciso sulla rimozione, per noi e’ un fatto di una gravità estrema – sottolinea – non vorrei che si sia deciso un attacco alla Costituzione”.
“Il presidente del Senato si faccia garante delle procedure in questo momento in cui è in atto un attacco alla Costituzione estremamente forte”, ha detto Mario Mauro, Presidente dei Popolari per l’Italia, sollecitando ancora una volta la convocazione della Giunta per il Regolamento da parte di Pietro Grasso sulla vicenda della sua sostituzione in commissione Affari costituzionali del Senato.
“Non vorrei – ha continuato Di Maggio – che il presidente del Senato insieme alla presidente della prima commissione e ai gruppi di maggioranza avessero deciso di fare un attentato alla Costituzione”. Il sen. Mauro ha poi rivendicato il ruolo da ‘frenatore’ rispetto a questa riforma: “Nella disciplina sportiva del Bob a quattro il frenatore è fondamentale: evita al bob di cappottarsi. Qui, invece, con queste riforme, è l’Italia che finisce fuori pista. Non è questione di ore, di minuti, come ci vogliono far credere, ma di democrazia”. Il senatore è tornato a scrivere, per la terza volta, al presidente Grasso perché convochi la Giunta che, dopo il 18 giugno, malgrado fosse previsto un aggiornamento per completare l’esame della questione, non è più stata convocata.
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