Summer Fancy Food, Italia protagonista

Momento prestigioso per il made in Italy nel mercato globale, l’agroalimentare risulta  essere un settore vincente per l’Italia e ciò viene confermato dalla nostra presenza in un mercato strategico come quello americano.

Si è appena concluso a New York, con un bilancio più che positivo, il Summer Fancy Food 2014 con 30mila operatori, 2.730 espositori e una crescita, dal 2011 a oggi, del 18,4% delle vendite del settore agroalimentare e bevande. Nella più grande fiera del cibo del Nord America, l’Italia è risultata la più rappresentata con 350 presenze e 50 giovani imprese riunite in un grande padiglione, tutto italiano, di 2.700 metri quadrati.

Il mercato americano è molto ambito perché rappresenta un’apertura sul mondo e sulla globalizzazione, gli italiani hanno cercato di conquistare il pubblico americano puntando sulla tradizione ed innovazione, una combinazione, senza dubbio, vincente. A rappresentare l’Italia, il meglio dell’eccellenza e della tradizione con olio, aceto balsamico, conserve, prosciutto di Parma, cioccolato, caffè, chinotto, dolci ma anche con giovani alla guida della nuova imprenditorialità italiana.

Il Summer Fancy Food è stata un’ occasione importante per fare il punto sulle politiche alimentari e sulla contraffazione che interessa molto il made in Italy nel mondo. È stata significativa, quindi, la visita del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, venuto per promuovere il settore agroalimentare, l’Expo 2015 e discutere del rapporto di libero scambio UE-USA, la Transatlantic Trade and Investment Patnership (TTIP). Martina ha cercato di ribadire l’importanza di garantire una maggiore tutela delle indicazioni Geografiche, cercando di porre un freno al cosiddetto ‟italian sounding”, la contraffazione imitativa che ha molto successo negli Stati Uniti. Per l’Italia, questo accordo è importante per garantire e chiarire l’origine dei prodotti e condividere, con gli Stati Uniti, un buon sistema di etichettatura e di tracciabilità che possa valorizzare i prodotti italiani.

Il ministro Martina ha sostenuto che questa manifestazione indica quale approccio di sistema si deve tenere verso il mercato statunitense, che già oggi per il nostro mercato agroalimentare vale quasi 4 miliardi di euro. Bisogna promuovere il vero made in Italy per fa conoscere le straordinarie qualità dei nostri prodotti, sviluppare nuove idee sulla distribuzione internazionale delle nostre eccellenze. Il ministro ha dichiarato che, presto, sarà presentato un Piano per l’Internazionalizzazione agroalimentare, in modo da poter raggiungere un risultato straordinario, ma alla portata del nostro Paese, ovvero toccare i 50 miliardi di export agroalimentare in tutto il mondo.

La partecipazione a questa importante manifestazione è stata, senza dubbio, un passo considerevole del lungo cammino che il nostro Paese sta percorrendo per sviluppare ulteriormente il mercato e l’export agroalimentare italiano, con la speranza che anche l’imprenditoria giovanile aderisca con sempre maggiore entusiasmo.

©Futuro Europa®

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