UE, nuovo Fondo affari marittimi e pesca
Lo scorso aprile la plenaria del Parlamento Europeo ha approvato il nuovo Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) che va a sostituire l’attuale Fondo Europeo per la Pesca (FEP), con questo si vogliono perseguire obiettivi delle riforme della Politica Comune della Pesca (PCP) e della politica Marittima Integrata (PMI) . La dotazione assegnata è di oltre 6,3 miliardi di euro per il settennato 2014-2020, così ripartiti: 4 miliardi e 340,8 milioni di euro gestiti tra l’Ue e gli Stati membri per lo sviluppo sostenibile della pesca e dell’acquacoltura; 520 milioni di euro andranno alla raccolta dei dati relativi alle attività di pesca e 580 milioni per le attività di controllo; 192 milioni di euro come risarcimento per le regioni ultra-periferiche; 71,1 milioni di euro per l’attuazione della politica marittima integrata (PMI); 45 milioni di euro agli aiuti in caso di crisi; 647 milioni di euro alla gestione diretta da parte dell’Ue. Gli eurodeputati hanno poi aggiunto alla proposta originaria una clausola a sostegno dei pescatori under 40, questi potranno ricevere contributi fino a 75mila euro subordinati all’acquisto di piccole navi da pesca costiera e al requisito dell’esperienza professionale nel settore, pari ad almeno cinque anni.
Il FEAMP intende modificare in modo radicale il modo in cui peschiamo orientando l’attività marina verso un percorso eco-sostenibile: il Fondo offrirà agli operatori gli incentivi necessari per ridurre l’impatto delle loro attività sugli ecosistemi marini, porre fine all’eccessivo sfruttamento delle risorse e arrestare il declino degli stock ittici. In caso di periodi di fermo pesca per il ripristino della fauna marina, gli operatori dovranno trovare fonti di reddito alternative. Il FEAMP le aiuterà a trovare soluzioni innovative per valorizzare le loro catture e diversificarsi, il Fondo sosterrà la formazione o per altre attività economiche collegate alla pesca. Le organizzazioni di produttori saranno assistite nella pianificazione della produzione, affinché possano soddisfare la domanda del mercato e siano in grado di commercializzare i loro prodotti rispondendo alle aspettative di un pubblico sempre più consapevole. Maria Damanaki, commissaria per gli Affari marittimi e la pesca, ha dichiarato: “Questo nuovo Fondo consentirà di rafforzare la crescita economica e di creare nuovi posti di lavoro nel settore. Non si spenderanno soldi per costruire grandi imbarcazioni. Saranno invece la pesca artigianale e l’acquacoltura a trarre vantaggio dalla maggiore attenzione riservata alle questioni ambientali nello stanziamento dei fondi di bilancio della politica comune della pesca.”.
Il nuovo Fondo cofinanzierà progetti con gli Stati membri in principio di concorrenza, ovverossia in funzione dell’importanza del settore pesca in ogni paese. Ogni Stato presenterà un progetto indicando le modalità di utilizzo dei fondi assegnati. Ad avvenuta assegnazione si selezioneranno i progetti da finanziare, il controllo sarà effettuato congiuntamente da Stati membri e Commissione Europea. La mission del programma è di ribilanciare la capacità della flotta UE che ad oggi è eccessiva attraverso lo smantellamento di una parte dei pescherecci. Verranno sostenuti progetti per la sostituzione delle reti da pesca con attrezzi più selettivi al fine di ridurre i rigetti in mare o lo sviluppo di nuove tecnologie in grado di contenere l’impatto della pesca e dell’acquacoltura sull’ambiente. Appurato che l’acquacoltura offre sbocchi occupazionali di elevata qualità nelle zone rurali e porta alimenti sani sulle tavole dei consumatori europei oltre a ridurre l’importazione dall’estero, verrà sostenuta in maniera forte. Particolare attenzione verrà poi posta nel sostegno a favore della cooperazione tra scienza e pescatori con la raccolta dei dati, la sorveglianza e il controllo. Infine le norme che disciplinano il FEAMP saranno armonizzate con quelle relative agli altri Fondi dell’UE in modo coerente evitando sovrapposizioni o duplicazioni.
©Futuro Europa®