Pacifisti

Il mondo è pieno di esaltati, portatori sani di concetti di pace. Di questi tempi poi c’è stato un grande incremento forse dovuto ai tanti conflitti che infiammano il mondo un po’ dappertutto.

Quando un popolo combatte un altro popolo è sempre sbagliato a prescindere dalle ragioni più o meno sbandierate dalle parti, perché è la guerra a essere sbagliata, perché muoiono gli innocenti e i deboli per primi mentre, come sempre in battaglia, nelle retrovie i veri colpevoli si salvano.

Se poi c’è da sbandierare vecchi torti e spolverare vecchi attriti ecco che le questioni diventano oggetto dell’attenzione di quella fascia di gente che mangia pane e pacifismo, slogan e frasi fatte, canzoni alla chitarra e bandiere; quelle persone che ritengono di fare la differenza, senza minimamente considerare l’impatto ridicolo delle loro opinioni in questioni così spinose. Ecco allora che due ragazzine, armate solo dal fuoco sacro della convinzione di essere nel giusto e, anche, di scarsa intelligenza, decidono di andare a salvare la Siria dal tiranno Assad.

Ora le due meschine sono in mano a non si sa chi, gente comunque poco rassicurante, in un paese dove di legale non c’è nemmeno l’ora. Intanto la prima cosa da chiedersi è come abbiano fatto a entrare nel paese, chi ha rilasciato loro il visto? Se come sembra sono passati dal confine turco, chi le aspettava? Chi le ha accolte? Non è facile passare da quei luoghi in tempi di pace, figuriamoci ora. Comunque le due, avvolte da una kefiah ideale, sono arrivate e sono state tranquille qualche giorno; poi la cosa è degenerata e qualche furbone ha pensato di fare un business rapendole.

Mi viene in mente un’altra storia che però ha avuto un epilogo atroce: la storia di Pippa Bacca, l’artista che partì vestita da sposa in viaggio verso il medio oriente l’8 Marzo 2008;  Pippa insieme a un’amica voleva raggiungere terre devastate dalle guerre: arrivare a Gerusalemme passando per Serbia, Bosnia, Bulgaria, Turchia, Libano, Palestina, Israele, Siria.

L’obiettivo del viaggio era diesplorare e raccogliere ogni testimonianza possibile, a mezzo video-fotografico ed epistolare, riportare gli incontri delle diverse culture a loro dire comunque connesse tra loro da un’origine e da un immaginario che andava oltre il concetto di confine e limite geografico. Purtroppo Pippa fu uccisa brutalmente in Turchia, perché tutto quello in cui lei credeva si andò a scontrare con la brutalità di un uomo indegno di esser chiamato tale, una bestia che la violentò e uccise.

Una storia terribile che però non è servita per imparare dai propri errori; il mondo è pieno di uomini violenti che non hanno nessuna luce interiore, che vivono nel buio delle loro convinzioni, che uccidono con la facilità con la quale noi ci laviamo i capelli o prendiamo un tè.

Cercare di cambiare le cose con gesti isolati e avventati serve solo a mettere in pericolo la propria vita e creare dolore e sofferenza alle proprie famiglie. Per ora non ci resta che sperare che le due ragazze stiano bene. Inshallah.

©Futuro Europa®

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