Brasile, un tragico incidente cambia lo scenario politico
Ancora una volta una vicenda tragica colpisce il Brasile e ne cambia la storia. Nel 1954 il tragico suicidio di Getulio Vargas fu sul punto di gettare il paese nel baratro di una rivolta sociale. Nel 1985 il destino si abbattè sul neo eletto presidente Tancredo Neves, la malattia improvvisa, con conseguente morte, fece correre al paese il rischio di fermare quel processo di democratizzazione che tanto era costato in morti, torture e sofferenze.
Improvvisamente giovedì scorso, alle 10 ora locale, un piccolo aereo privato si schiantava a Santos, nello stato di San Paolo. A bordo vi era Eduardo Campos, candidato alle elezioni presidenziali del 5 ottobre prossimo. Campos, al di fuori dei sondaggi che lo collocavano al terzo posto, era una speranza per il Brasile. Nipote di una grande personalità socialista come Miguel Arraes, governatore dello stato del Pernambuco, che, deposto, arrestato, era stato in esilio fino all’amnistia del 1979, quando fondò il Partito Socialista Brasiliano. All’ombra del grande nonno Campos si era conquistato un suo autonomo spazio politico con le sue due ottime presidenze del suo Stato e un suo ruolo come ministro del governo Lula.
La candidatura di Campos, al di fuori del non grande consenso, aveva arricchito la campagna presidenziale, stretta dal binomio Dilma – Aezio Neves. Era un punto certo per il futuro, in un paese che non ha grandi figure di rilievo nazionale. Ma la sua scomparsa cambia lo scenario nazionale. La sua vice, Marina Silva, diventa quasi una “king maker”, anche secondo alcuni giornali inglesi. Chiusa in un ferreo silenzio, fin dopo i funerali, Marina difficilmente potrà rifiutare l’offerta che il PSB non potrà non porle. I tempi sono stretti e complicati, ci sono solo dieci giorni per indicare il nuovo candidato, e proprio oggi inizia la propaganda televisiva gratuita nazionale. In più dovrà essere scelto il suo vice presidente. Personalità di grande rilievo, Marina era uscita dalle foreste più profonde del paese per dare un forte contributo all’ambientalismo del governo Lula. Dimessasi, si era presentata alle ultime elezioni del 2010 prendendo al primo turno ben 20 milioni di voti.
Gli osservatori sono concordi, la sua comparsa in campo creerà problemi agli altri due candidati, Dilma Rousseff e Aezio Neves, in primo luogo perché la forte emotività della vicenda porterà al secondo turno. Ma chi sarà lo sfidante di Dilma? Prima sembrava Aezio Neves, adesso nulla è più scontato, ed è proprio l’eventuale presenza di Marina al secondo turno che agita i fans di Dilma. Dal team della campagna elettorale di Dilma trapelano grandi preoccupazioni per uno scontro tra due donne per la Presidenza della Repubblica del Brasile.
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