Italia, terra di tesori
Bologna – Sono in corso i preparativi dell’11’ edizione di Artelibro, il festival del libro e della storia dell’arte che si svolgerà dal 18 al 21 settembre, prevalentemente, presso gli spazi di Palazzo di Re Enzo e del Podestà e che ogni anno richiama un congruo numero di architetti, artisti e studiosi dell’arte italiana.
Italia: Terra di Tesori, un titolo impegnativo quello scelto per un festival rivolto alla riscoperta e al mantenimento dei tesori presenti in territorio italiano; impegno che sembra essere ben riposto e che prevede un ricchissimo calendario di eventi e manifestazioni, oltre a mere esposizioni di libri e opere d’arte. Data l’importanza del tema scelto, ad inaugurare il festival sarà la lectio magistralis Italia, tesoro di terre e menti, da ricreare tenuta da Andrea Carandini presidente del FAI (Fondo Ambiente Italiano). Saranno inoltre presentati numerosi progetti che coinvolgono tutta la città di Bologna e che avranno luogo durante questo anno, progetti rivolti alla sensibilizzazione e alla valorizzazione del patrimonio artistico italiano e non solo.
Esempio di felice connubio tra editoria ed arte è la mostra Camilleri a prima vista al Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, curata da Stefano Salis e costruita su centouno copertine di libri di Andrea Camilleri, soprattutto le oltre quaranta pubblicate dall’editore Sellerio che riproducono graficamente un’opera d’arte a partire da La strage dimenticata del 1984.
Nell’ambito della storia cinematografica, alla Cineteca di Bologna verrà proiettata una miniserie di quattro episodi dedicata a Ian Fleming, prodotta da BBC America: Fleming – The Man who would be Bond, che rientra nel ciclo Fleming Nights – Uno 007 tra vita reale e fiction. Scrittura, cinema, grafica e bibliofilia.
Le proiezioni saranno divise in due giornate e ogni serata sarà introdotta da un incontro a cui parteciperanno Matteo Codignola, curatore per Adelphi dell’edizione delle opere dello scrittore, e il giornalista Stefano Salis per discutere del personaggio Fleming, della nascita di 007 e del suo lascito, nonché di altri argomenti correlati e ovviamente di libri e di cinema.
Il rinnovato impegno del festival nel porsi come vetrina per la cultura italiana si fortifica grazie al gemellaggio con il Festival de l’Histoire de l’Art di Fontainebleau, direttamente collegato al Ministero della Cultura francese e all’Institut National de l’Histoire de l’Art (INHA), che porterà maggiore notorietà e visibilità ad Artelibro, garantendone inoltre l’inserimento nel calendario degli eventi culturali del semestre di Presidenza Italiana dell’Unione Europea.
Tale gemellaggio verrà celebrato con due incontri che vedranno la partecipazione, al primo, della presidentessa dell’Institut National pour l’Histoire de l’Art (INHA) Antoinette Le Normand-Romain che terrà una lezione su Jacques Doucet (grande collezionista vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento la cui imponente biblioteca d’arte rappresenta il nucleo fondante della biblioteca dell’INHA); mentre il secondo incontro vedrà protagonista Florence Buttay direttrice del Festival di Fontainebleau, che farà un excursus sulla storia e sulle novità della prossima edizione.
L’evento inoltre prevede una serie di incontri-lezioni realizzate per avvicinare il pubblico giovanissimo alla fruizione e comprensione dell’arte e non mancherà occasione per celebrare importanti anniversari di personalità che hanno dato un contributo prezioso alla storia dell’arte: Michelangelo, Donato Bramante, Giorgio Morandi e Francesco Arcangeli.
Vista la portata dell’evento per tale occasione si è deciso di affidare i lavori di allestimento degli spazi espositivi all’esperienza dell’architetto Cesare Mari, esecutore di numerosi spazi espositivi di varie mostre, che gentilmente ha risposto alle nostre curiosità.
Architetto quale scenario si presenterà agli occhi degli spettatori che visiteranno la fiera Artelibro; si troveranno davanti un percorso guidato?
“Devo premettere che è vero che il mio intervento in occasione di Artelibro 2014 ha interessato le cinque mostre ospitate all’Archiginnasio, Museo della Musica, Fondazione Banca del Monte, S.Giorgio in Poggiale e Biblioteca Universitaria, ma solo per La Scrittura Splendente, nella Sala dello Stabat Mater dell’Archiginnasio si può parlare di un vero e proprio progetto di allestimento.
Negli altri casi si è trattato di curare l’organizzazione degli spazi dedicati utilizzando strutture di recupero, vetrine e pannelli, oppure di scegliere colori e dislocazione degli apparati informativi (mostra di Bellotto alla Fondazione della Banca del Monte). Riferendomi esclusivamente alla mostra La Scrittura Splendente, si tratta di un allestimento di grande suggestione che vuole sottolineare la straordinaria bellezza, preziosità e unicità dei tre libri miniati – la Bibbia di Borso, la Bibbia di Marco Polo e la Vita Christi di Ludolfo di Sassonia – capolavori assoluti dell’arte libraria.
In un ambiente fortemente oscurato, i tre volumi sono esposti in altrettante vetrine-torre, isolate nel centro della sala e caratterizzate da un elemento di base su cui l’opera è esposta protetta da una teca di vetro ed è illuminata dall’alto con luce a led, controllata nei valori consentiti per la sua corretta conservazione; sopra di essa si eleva, fino ad un altezza di 6 metri, un parallelepipedo di plexiglas opalino retro-illuminato sulle cui facce sono riprodotti su pellicola trasparente alcuni particolari, fortemente ingranditi, delle pagine miniate.
Il buio avvolge il visitatore e ne favorisce la concentrazione e rende ancor più emozionante l’avvicinarsi ai tre capolavori che paiono quasi emergere dalla penombra. A lato della sala, i pannelli di testo, caratterizzati ciascuno da un fondo cromatico uguale a quello della vetrina in cui è esposto il libro descritto, sono accompagnati da un tavolo multitouch che consente di sfogliare virtualmente le pagine dei tre codici e di ingrandirne le miniature.”
A cosa si è ispirato per realizzare gli spazi espositivi?
“L’idea espositiva è nata dalla necessità di dare una forte presenza scenografica ad opere che, per numero e dimensione, rischiavano di risultare disperse nella grande sala ed allo stesso tempo di metterle fortemente in relazione con essa. L’allestimento, fatto di pochi elementi e ben distanziati, si inserisce nella prestigiosa sala affrescata con grande rispetto, senza impedire la completa percezione dello spazio architettonico. E i libri antichi della Biblioteca, contenuti nelle librerie lignee allineate lungo l’intero perimetro della sala, diventano lo sfondo naturale ed armonico all’esposizione dei tre straordinari ospiti.”
La fiera cerca di mettere in stretta comunicazione l’arte presente sul territorio (il tema attuale è Italia: Terra di Tesori) e i cittadini; la realtà però è che i libri che trattano di arte sono riservati ad un pubblico di nicchia, pensa sia opportuno cercare di rendere accessibili anche questi testi ad una platea più vasta? Se sì come si dovrebbe agire?
“Artelibro è da oltre dieci anni una straordinaria ed impegnativa iniziativa che si sforza di portare verso un pubblico vasto, e non solo di specialisti, la cultura e l’editoria legate alla storia dell’arte. Credo che i risultati di pubblico degli anni passati, siano la più efficace testimonianza di un tentativo perfettamente riuscito di avvicinare i cittadini ad un mondo che purtroppo è ritenuto ancora elitario. La causa è certamente da ricercare nella mancanza di un’istruzione di base che la scuola dell’obbligo non è stata fino ad ora in grado di fornire. In attesa che un’auspicabile inversione di tendenza nel sistema scolastico italiano possa favorire la formazione di giovani cittadini amanti di ogni espressione artistica e della loro storia, bisogna stimolare l’interesse per l’arte portandola in piazza, raccontando, invitando a guardare quanto ci circonda, spiegando e facendo capire quanti e quali capolavori abbiamo sotto gli occhi senza saperli riconoscere.
Importante è entrare in contatto diretto con l’opera d’arte, anche se la loro preziosità e fragilità non sempre lo consentono. La tecnologia ci viene in questo caso in aiuto e, come ad esempio per libri antichi, ci offre la possibilità di una consultazione on-line e, come accade per i libri antichi esposti all’Archiginnasio, di sfogliarne virtualmente le pagine. L’incremento dell’opera di digitalizzazione dei libri antichi, rari e preziosi, la creazione di banche dati facilmente consultabili anche on-line e la dotazione di aggiornati strumenti tecnologici di consultazione nelle biblioteche sono solo alcune delle azioni da mettere in campo per allargare la base del pubblico interessato a questo settore culturale.”
Che futuro auspica per questo settore in Italia?
“La speranza non può essere che quella di vedere una costante crescita di interesse per questi temi e quindi non possiamo che guardare con favore la recente istituzione da parte del Ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini, del Centro per il Libro e la Lettura, alla cui direzione è stato chiamato un vero esperto del settore qual è Romano Montroni.”
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