Virus moderni

Ebola è un virus estremamente aggressivo per l’uomo, che causa una febbre emorragica; il primo ceppo di tale virus fu scoperto nel 1976 nella Repubblica del Congo (ex Zaire), in un villaggio sul fiume Ebola, da cui il nome.

Una febbre emorragica altamente letale che si sta diffondendo velocemente in paesi dell’Africa come Liberia e Sierra Leone. C’è un grande allarme che però qui in Italia è dato un po’ in sordina. Non è che io voglia fare l’allarmista, però mi sembra che il problema non sia affrontato perbene, tenendo conto della grande massa di migranti che, provenienti da quei paesi oltre che dal medio oriente, quasi quotidianamente arrivano nel nostro paese.

Per combattere questa grande sciagura sul posto, c’è bisogno delle risorse umane: ”c’è bisogno di tutto, ma soprattutto di personale medico”. Lo ha sottolineato il direttore generale dell’Oms Margaret Chan durante una conferenza in cui è stato annunciato che il ministero della Salute di Cuba invierà oltre 160 operatori sanitari per aiutare a fermare l’epidemia di Ebola in Sierra Leone. La direttrice generale ha dichiarato che l’agenzia è estremamente grata per questo aiuto. “Se andiamo alla guerra contro l’Ebola, abbiamo bisogno delle risorse per combattere”, ha detto Chan. “Questo farà una differenza significativa in Sierra Leone”. Le risorse umane “sono le più importanti”, ha detto Chan, spiegando che c’è un bisogno fondamentale di medici e infermieri con esperienza nella regione.

“Non c’è un singolo letto disponibile per un paziente di Ebola in tutta la Liberia”, ha detto Chan, aggiungendo che sono necessari altri 1.500 operatori sanitari in tutta l’Africa occidentale. Il dottor Roberto Morales Ojeda, ministro della Salute di Cuba, ha invitato altri Paesi a dare un aiuto. Si ritiene che l’Ebola abbia ucciso finora oltre 2.200 persone in Africa occidentale. Cuba invierà medici e infermieri di esperienza e gli altri scienziati in Sierra Leone all’inizio di ottobre. Gli operatori sanitari cubani rimarranno nel Paese africano per sei mesi.

La trasmissione del virus è molto rapida, attraverso i fluidi corporei, come muco o sangue, ma anche attraverso le lacrime o la saliva, e il contatto con aghi o coltelli usati dall’ammalato. È probabile che la trasmissione possa avvenire anche attraverso i rapporti sessuali. Nei villaggi o nelle zone più remote i contatti frequenti tra gli ammalati e i parenti aiuta la trasmissione del virus.

Poiché l’infezione è estremamente veloce e la virulenza molto alta, se un virus di questo tipo “conquista” una città potrebbe colpire la popolazione molto rapidamente, prima che le autorità siano in grado di fermarlo. E non c’è vaccino al momento; forse sarebbe il caso che altri paesi facessero come Cuba, mandando risorse umane sul posto.

Prima che tutto questo passi alla storia con un conto di milioni di morti.

©Futuro Europa®

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