Amore oggi (Film, 2014)
Amore oggi di Giuseppe G. Stasi e Giancarlo Fontana è un film televisivo, un classico television-movie, un’opera talmente raffazzonata e sgradevole da costituire un esempio, una pietra miliare in negativo, del nuovo modo di fare cinema secondo certi registi italiani. Stasi e Fontana provengono dal web, non si sono fatti le ossa al Centro Sperimentale, neppure girando cinema indipendente o documentari, ma hanno appreso il mestiere realizzando filmati e serial destinati al consumo via Internet. I due baldi giovani si ritagliano persino un paio di apparizioni hitchcockiane – nel caso di Fontana una vera e propria prova da attore – per tentare di raccontare l’amore nella società contemporanea. Commedia grottesca e sopra le righe dove la televisione la fa da padrona e guida l’esistenza dei personaggi, come un elettrodomestico che pervade la vita. Quattro episodi, collegati in maniera blanda e inconsistente dal minimo comun denominatore amoroso e da alcune sequenze che mostrano la fine e l’inizio della nuova storia.
Precari. Una coppia sterile (Bosca e Zanier) risce ad avere un figlio grazie a un bravo sessuologo (Siffredi), perde tutti i soldi dopo il crack della banca, quindi decide di sopravvivere rapinando istituti di credito. Il più originale e trasgressivo, non fosse altro per la presenza di Rocco Siffredi nei panni di un esperto di fertilità.
Ragazza dei miei sogni. Un fillmaker (Fontana, uno dei registi) s’innamora di una ragazza che immortala con la macchina da presa durante una processione, fa di tutto per rivederla, ma la televisione si appropria della loro storia e decide di realizzare un reality intitolato Un anno d’amore. Il ragazzo non sa niente, ma la compagna ha venduto l’esclusiva e quando scoprirà i fatti la reazione sarà durissima. Il segmento parte bene, tra accenni di neorealismo e fotografia lucana molto curata, ma poi si perde tra le pieghe d’una trama inconsistente.
Narciso. Un giovane sovrappeso (Purgatori) decide di andare in palestra e di pensare al suo fisico, dopo essere stato mollato dalla fidanzata, ma finisce per innamorarsi di se stesso. Improbabile secondo finale con il ragazzo che s’innamora d’una cicciona e torna alle vecchie abitudini. Pessimo, soprattutto nelle sequenze girate in discoteca, mentre una fastidiosa colonna sonora rovina i nostri timpani.
Il campione. Mario Marinelli (Tiberi) è un calciatore di serie A in crisi dopo un infortunio, ma il suo problema più grave è che non riesce a confessare di essere gay e il suo compagno minaccia di lasciarlo. In occasione del rientro insperato in Nazionale, dopo aver deciso la qualificazione alla fase finale dei Mondiali, farà outing in mondovisione. In questo episodio – il più sciocco e prevedibile – troviamo anche Marcorè e Bertolino, mentre Vialli e Caressa interpretano loro stessi. Si apprezza un tentativo di citare opere memorabili come L’allenatore nel pallone di Martino, lontane anni luce da simili sottoprodotti televisivi. Il calcio è omofobo, questo lo sapevamo, ma il segmento comico tocca punte di ridicolo difficilmente uguagliabili.
Amore oggi ha avuto la sfortuna di essere passato davanti ai miei occhi che ancora conservavano la fragranza originale di un bel lavoro come Song ‘e Napule. Ha distrutto La grande bellezza in poco più di un’ora, riportandomi con i piedi per terra, intrappolato tra le maglie d’una produzione cinematografica italiana figlia legittima del mondo televisivo. Dimenticabile.
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Regia: Giuseppe G. Stasi e Giancarlo Fontana. Soggetto e Sceneggiatura: Marco Lupo Angioni, Daniel Franchina, Giuseppe G. Stasi, Giancarlo Fontana. Fotografia. Francesco Di Giacomo, Ivano Grasso. Montaggio: Giancarlo Fontana. Musiche: Stefano Switala, Vladimiro D’Angella. Produttore Esecutivo: Marco Lupo Angioni. Casa di Produzione: Inception srl, Sky Cinema. Genere: Commedia. Durata: 91’. Interpreti: Alessandro Tiberi, Jacopo Maria Bicocchi, Andrea Bosca, Sara Zanier, Giancarlo Fontana, Milly Cultrera di Montesano, Caterina Guzzanti, Giulia Lapertosa, Simone Sabani, Edoardo Purgatori, Neri Marcorè, Rocco Siffredi, Antonello Morelli, Giuseppe G. Stasi, Giampiero Judica, Gino Nardella, Luciano Miele, Nando Irene, Ivan Maria Spadacenta, Emilio Fallarino.
©Futuro Europa®
[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]