Come il Cloud cambierà la P.A.
La Consip, società per azioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), che svolge il ruolo di centrale d’acquisti nazionale della Pubblica Amministrazione e l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), ha dato inizio alla seconda fase, riservata, per la fornitura alle P.A. locali e centrali di infrastrutture e servizi volti principalmente all’utilizzo della tecnologia Cloud computing, oltre ai servizi utili alla gestione delle identità digitali ed alla realizzazione di portali e piattaforme per la fornitura di servizi on-line.
A questo punto la gara risulta essere riservata a soli 12 concorrenti, con la facoltà di presentarsi anche in forma di Raggruppamento temporaneo di imprese, che hanno superato la prima fase della gara. La gara in oggetto è stata bandita dalla Consip, in conformità con quanto stabilito, sia dal punto di vista tecnico sia per quanto attiene alle linee guida politiche e al quadro normativo vigente, dall’AgID, responsabile operativa dell’Agenda Digitale italiana.
La base d’asta è pari a 1,95 miliardi di euro in 5 anni, gran parte dei quali andranno investiti – termine decisamente più appropriato che “spesi” – principalmente nei servizi relativi al Cloud Computing. Lo sfruttamento intelligente dei più moderni e sicuri data center permetterà anzitutto una decisa semplificazione dei rapporti tra cittadino e P.A. e, non ultimo per importanza, un notevolissimo risparmio di risorse finanziarie.
I servizi aggiudicati potranno essere fatti propri dalle amministrazioni attraverso la sottoscrizione di contratti con i fornitori a condizioni economiche e qualitative minuziosamente stabiliti nel bando di gara di Consip. Sul lato dell’approvvigionamento le P.A. godranno di una riduzione dei tempi necessari da 15 mesi a 15 giorni, mentre per quanto riguarda l’aspetto economico i risparmi complessivi stimanti ammontano alla considerevole cifra di 5 miliardi di euro in 5 anni. Tale risparmio deriverà dalla maggiore efficienza distribuita dal momento dell’approvvigionamento fino a tutto ciò che attiene la manutenzione e gli aggiornamenti necessari.
La digitalizzazione della P.A. è stato indicato come uno dei pilastri fondamentali per l’ammodernamento del nostro sistema Paese, in un ottica di realizzazione effettiva dell’Agenda Digitale italiana e, sempre, in chiave di abbattimento e superamento del Digital divide, sia nel senso di cattiva o debole connettività per certe regioni, che anche nel senso di arretratezza della cultura del Digitale nel nostro Paese.
©Futuro Europa®