Fisco Italia, gettito superiore alla media EU
Secondo una ricerca condotta dal Centro Studi “ImpresaLavoro”, il nostro Paese è tra quelli con il sistema fiscale più elevato ed inefficiente d’Europa. In particolare, la pressione fiscale è particolarmente elevata su lavoro e impresa e la crisi economia ha contribuito a peggiorare le cose, a causa di un aumento della pressione fiscale dovuto all’impossibilità politica di ridimensionare la spesa pubblica.
In particolare, lo studio è stato effettuato tenendo in considerazione la struttura delle entrate fiscali italiane, la loro evoluzione durante il corso degli anni e le loro caratteristiche rispetto agli altri Paesi EU. Nello specifico, se si tiene in considerazione la pressione fiscale nel periodo compreso tra il 1990 e il 2012, si può osservare che durante gli ultimi anni il nostro Paese ha avuto un aumento delle entrate fiscali, pari a quattro punti percentuali del Pil. L’aumento risale tuttavia agli anni precedenti allo scoppio della crisi, però le entrate fiscali sono aumentate continuamente anche con la crisi. La classe dirigente italiana ha deciso di diminuire il deficit, rispondendo alla crisi con le entrate e non con le uscite, che sono continuate ad aumentare. Pertanto, si è preferito preservare la spesa pubblica, apportando nuovi sgravi fiscali all’economia.
Se si analizza il livello di tassazione implicito (o ITR) si può riscontrare come l’Italia si collochi al di sopra dei maggiori Paesi d’Europa. In particolare, il Belpaese ha tre punti in più rispetto alla Francia, cinque in più rispetto alla Germania, nove in più rispetto alla Spagna e, infine, diciotto in più rispetto alla Gran Bretagna. In aggiunta, nel 2012 l’Italia aveva una pressione fiscale superiore di quattro punti PIL rispetto alla Germania.
Lo studio condotto da “ImpresaLavoro” ha preso in esame anche i costi indiretti del sistema fiscale, ed ha constatato che il sistema italiano è particolarmente inefficiente. Nella classifica Doing Business 2014 della Banca Mondiale l’Italia si posiziona infatti alla 138° posizione. Viceversa, la Gran Bretagna detiene la 14° posizione, la Francia la 52°, la Spagna la 67° e, infine, la Germania l’89°.
Come anche ribadito dal Presidente del Centro Studi Massimo Blasoni, questi dati evidenziano la necessità di riformare l’intero sistema fiscale, diminuendo la complessità a parità di entrate. Per avere dei risultati evidenti è, inoltre, necessario spostare la tassazione dal lavoro e dalle imprese ai consumi, diminuendo la pressione fiscale e tagliando la spesa.
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