Hans Memling alle Scuderie del Quirinale
Roma – Le Scuderie del Quirinale, dall’11 Ottobre al prossimo 18 Gennaio, saranno lo scenario della prima mostra italiana su Hans Memling, acclamato pittore del Rinascimento fiammingo.
Questa è un’occasione unica per appassionati di arte e neofiti per osservare da vicino la raccolta delle opere di Memling nella prima esposizione italiana. Tutte le opere, dalle immense pale religiose ai ritratti, dai tondi ai dittici e trittici personalizzati, saranno accessibili al pubblico in un’unica grande esposizione dedicata a quello che è definito l’erede di Rogier van der Weyden e l’ispiratore dei maggiori artisti del rinascimento italiano come Donatello.
Sarà possibile ammirare, ricomposti per la prima volta in occasione della mostra, il Trittico Pagagnotti (Firenze, Uffizi; Londra, National Gallery), il Trittico di Jan Crabbe (Vicenza, Museo civico; New York, Morgan Library; Bruges, Groeningemuseum), il monumentale Trittico della famiglia Moreel (Bruges, Groeningemuseum), il famoso Ritratto di giovane (Gallerie dell’Accademia di Venezia), il Ritratto di uomo (Royal Collection di Londra – prestito eccezionale della Regina Elisabetta II), l’altrettanto celebre Ritratto di uomo (Frick Collection di New York) ed anche Ritratto di uomo con moneta romana, consacrato come l’effigie dell’umanista Bernardo Bembo (Anversa).
Del primo periodo di Memling non si hanno notizie certe, nato in Germania, si suppone che abbia trascorso un breve periodo di apprendistato a Colonia prima di intraprendere il suo peregrinaggio di artista itinerante per i Paesi Bassi. Dalla documentazione storica si sa che si trasferì nel 1465 a Bruges dove fondò la propria bottega e in breve tempo divenne uno dei più richiesti pittori del posto, ricevendo importanti incarichi da committenti di prestigio come Jan Crabbe, l’eminente abate dell’Abbazia Ter Duinen di Koksijde. Richiesto soprattutto dalla comunità di mercanti stranieri e dall’aristocrazia locale, la sua fama fu tale che riuscì a crearsi una ricca committenza di facoltosi italiani come gli Este di Ferrara e i Medici di Firenze, per i quali dipinse probabilmente il suo Compianto sul Cristo Morto.
La mostra ha l’intento di ripercorrere le tappe più importanti che hanno segnato il percorso dell’artista per comprendere meglio quali furono le influenze che scatenarono l’ascesa di Memling.
Considerato uno dei mastri, i cosiddetti primitivi fiamminghi, fu talmente popolare per la sua epoca che le sue ambientazioni soprattutto quelle dei ritratti, alcune con sfondo neutro altre con sfondo architettonico o rurale, riuscirono a catturare l’attenzione di artisti come Sandro Botticelli, Pietro Perugino e Leonardo da Vinci.
Protagonisti di questa mostra sono proprio i ritratti che ne decretarono anche il successo tra i committenti italiani; l’uso della pittura a olio, l’angolazione di tre quarti e gli sfondi naturalistici, donarono ai suoi lavori una straordinaria percezione realistica, nonostante fosse comunque visibile l’influenza tipicamente fiamminga. Data l’epoca tra le sue commissioni non mancarono opere di natura religiosa-devozionale, come ritratti a mezzo busto raffiguranti il committente in preghiera che costituivano generalmente i pannelli di un dittico o di un trittico e facevano da cornice alle immagini della Vergine col Bambino e un Santo, come si può ammirare dal Ritratto di Benedetto Portinari (inizialmente inserito nel pannello destro di un trittico poi smembrato).
Non meno importati, soprattutto per la minuziosa riproduzione di particolari anche molto insignificanti, sono i lavori destinati alla devozione privata, opere portatili che assumono spesso forma di polittici da manipolare a discrezione del committente.
Tra i lavori religiosi troviamo anche i famosi tondi di Memling, fatti per essere girati tra le mani durante la preghiera o per essere appesi a un muro, che risalgono probabilmente alla Devotio Moderna (riforma religiosa incentrata sull’emulazione della vita umile del Cristo in attesa del Giorno del Giudizio).
Le Scuderie del Quirinale, data la natura eccezionale della mostra, hanno organizzato numerosi laboratori e visite guidate per dare la possibilità al pubblico di conoscere la figura di Memling, inoltre sono previsti una serie di Incontri con Memling dove il curatore della mostra e autorevoli storici dell’arte ricostruiranno i temi fondamentali del lavoro di Hans Memling, la natura del suo rapporto con l’Italia e i legami con la restante cultura europea. Il 14 Novembre, infine, partirà un altro importante appuntamento, Spot!, diviso in tre incontri tenuti da Matteo Lafranconi, Responsabile attività scientifiche e culturali delle Scuderie del Quirinale, che all’ora dell’aperitivo guiderà il pubblico presente alla lettura di un opera dell’artista.
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