Anna Strumia (FuoriFuori): l’avventura è per tutti
“Il nostro obiettivo è portare le persone a viaggiare in luoghi dove non avrebbero mai pensato di poterlo fare. La Natura? Non è sempre bella e facile, a volte prevede un approccio difficile. Alle Svalbard l’accompagnatore ha con sé il fucile. Perché accanto a noi girano gli orsi bianchi”. Anna Strumia, che ha fondato insieme ad alcune amiche l’Associazione culturale FuoriFuori, dipinge con veloci pennellate il senso di una ‘missione’ che porta davvero ‘fuori’: fuori dai confini metropolitani di Milano, dove l’Associazione ha sede, ma soprattutto fuori dai limiti costituiti da quello che è il mondo ovattato della vita cittadina, spesso non fondati nel nostro istinto ma costruiti come muri protettivi, poi consolidati dalle abitudini e dal tempo. “E’ una questione di come si vedono le cose, una questione di approccio. Sono tanti quelli che non penserebbero mai di compiere un viaggio nei territori del Grande Freddo, in Lapponia, oltre il Circolo Polare Artico, perché pensandoli dal punto di vista della vita quotidiana ne sono intimoriti. Ma superare la barriera del timore procura a queste persone una grande soddisfazione personale. E’ qui che si colloca la nostra azione: sostenere con una organizzazione a dimensione familiare, con una logistica che garantisce la sicurezza, l’intuizione di chi decide di andare oltre i propri limiti e provare emozioni che non avrebbe mai pensato di poter affrontare”.
Ci può descrivere l’attività della vostra Associazione?
L’Associazione Fuori Fuori organizza viaggi a tema, come quello, che abbiamo cominciato ad organizzare nel 2011, che ha come obiettivo osservare l’aurora boreale. Altri viaggi nel Nord Europa attraversano la Lapponia, o raggiungono le isole Svalbard. Si tratta di mete diverse che hanno in comune la latitudine ed il clima freddo. Il freddo della Scandinavia, in particolare, è immaginato, da chi vive in Paesi a clima temperato come il nostro, come un ostacolo insormontabile. In realtà, invece, si tratta di un clima piuttosto familiare per chi è abituato alla montagna. Dunque l’ostacolo è soprattutto psicologico, ma molto significativo per la persona perché legato al suo rapporto con la natura e alla sua visione del territorio-pianeta terra: e noi aiutiamo a superarlo.
Come sono organizzati questi viaggi? E cosa prevedono i programmi?
I nostri viaggi durano una settimana a partire dal ritrovo alla stazione di Stoccolma, da dove si prende un treno che risale la Svezia attraversando e superando il limite nel Circolo polare artico. Organizziamo gruppi omogenei per capacità e non numerosi allo scopo di garantire una dimensione ‘familiare’, capace di gratificare ogni singola persona e di creare omogeneità per garantire il divertimento. Per questo, prima dell’iscrizione ai viaggi c’è una fase di preparazione importante. Cerchiamo di capire le persone, e di renderci conto se le paure che manifestano sono infondate o bisogna invece prendere atto del fatto che non possono affrontare le difficoltà. Tuttavia le situazioni che portiamo ad affrontare sono sempre sotto controllo. Non vogliamo situazioni di panico: il fattore protezione per noi è importantissimo.
I gruppi come sono formati?
I gruppi sono aggregati da data e percorso. Al loro interno però sono divisi in sottogruppi legati da pari capacità ed obiettivi. Ad esempio, un primo gruppo ‘avventuroso’ che mira alle riprese dell’aurora boreale, poi un secondo gruppo, formato da studenti universitari; ed un terzo, che prevede un approccio soft con pernotti in albergo e pasti preparati in cucina. Seguiamo percorsi come il Kungsleden, il ‘sentiero del Re’, nella Lapponia svedese, che attraversa quattro i parchi nazionali di Abisko, Stora Sjöfallet, Sarek e Pieljekaise. E’ un territorio di indescrivibile bellezza, caratterizzato da fondovalli coperti da brughiera coronati da nevai e panorami mozzafiato. Il percorso, che attraversa il territorio della antica popolazione Sami, è attrezzato per il trekking e messo in sicurezza anche grazie ai rifugi che lo affiancano; ma questo non toglie fascino all’avventura, perché si è immersi in un ambiente naturale maestoso ed impegnativo. Facciamo campo base ad Abisko. Il percorso dura una giornata, e la meta è un rifugio senza acqua né corrente. C’è però la sauna, preparata da due signore che vivono nel rifugio. A fine sauna, ci si tuffa in mezzo al ghiaccio: per chi non ha mai fatto una sauna in stile scandinavo, è un’esperienza importante. Nella stessa occasione, è possibile guidare una slitta: si va con i cani su un percorso di 3 4 ore. Oppure è possibile compiere varie passeggiate nell’arco della giornata. O si può visitare l’Aurora Sky station: un centro organizzato con tanto di fornitura di vestiario pesante, un museo che spiega il fenomeno dell’aurora boreale, un bar ed un ristorante dove è possibile cenare.
I viaggi di FuoriFuori portano a contatto con la fauna, oltreché con il paesaggio ed i fenomeni celesti?
Noi diciamo che i nostri viaggi attraversano territori dove la natura, e gli animali, dominano veramente. La fauna è spesso presente lungo le nostre rotte, che attraversano parchi nazionali dove sono presenti orsi, alci, ghiottoni, renne, volpi. linci E a volte è una fauna che con i suoi atteggiamenti e comportamenti è testimone dei cambiamenti climatici mondiali che stanno investendo in particolar modo le aree polari. Alle Svalbard, ad esempio, l’orso può avvicinarsi all’uomo al punto da attaccarlo: è un comportamento dovuto al restringimento dei ghiacciai provocato dal riscaldamento della Terra, che riduce l’estensione del suo habitat. Per questo, in alcune zone troviamo case circondate da filo spinato. Ma affrontiamo questo aspetto del viaggio in sicurezza: per ogni evenienza, le nostre guide sono munite di fucile.
Oltre ai viaggi nel Grande Nord, state organizzando altro?
Nella scorsa estate abbiamo organizzato settimane di surf e arrampicata in Spagna con base a St. Ander. Abbiamo poi organizzato una settimana in canoa sui canali della Finlandia. Per Capodanno, poi, stiamo organizzando un viaggio in Marocco. E, ovviamente, sempre nello spirito di “FuoriFuori”.
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[NdR – L’autore cura un Blog dedicato ai temi trattati nei suoi articoli]