Il nuovo Parlamento Europeo, come funziona

La  riforma introdotta dal Trattato di Lisbona in merito alla nuova governance che sovraintende al funzionamento degli organismi comunitari, ha inciso su tutte le istituzioni della UE. Per il  Parlamento Europeo ha, ovviamente, mantenuto la figura del Presidente, ma stabilendo che lo stesso viene eletto per un periodo rinnovabile della durata di due anni e mezzo. Il metodo di voto prevede che sia eletto Il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti espressi a scrutinio segreto. Se la maggioranza assoluta non viene raggiunta dopo tre scrutini, il quarto scrutinio vedrà il ballottaggio tra i due membri che avevano ottenuto il maggior numero di voti nel precedente scrutinio. Il Presidente coordina le attività del Parlamento, presiede le sedute plenarie, e dichiara definitivamente adottato il budget del Parlamento. Rappresenta il Parlamento nei rapporti con il resto del mondo e nelle relazioni con le altre istituzioni europee. Nelle sue funzioni il Presidente è coadiuvato da 14 vice-presidenti che lo sostituiscono, n caso di assenza, nel Parlamento europeo. Il Presidente ha anche la facoltà di delegare le funzioni ai vice-presidenti per presenziare particolari eventi ed avvenimenti.

I poteri del Parlamento europeo, prevalentemente condivisi con il Consiglio dell’Unione europea, sono il potere legislativo, il potere di bilancio e il potere di controllo democratico. Il Parlamento Europeo esercita il controllo politico sull’operato della Commissione presentando interrogazioni scritte e orali e, come extrema ratio, tramite mozioni di censura. Esamina le proposte legislative della Commissione e approva il bilancio annuale dell’Unione (queste attività sono svolte assieme al Consiglio dell’Unione europea, nell’ambito della procedura legislativa ordinaria).  Infine  nomina il mediatore europeo e istituisce commissioni d’inchiesta.

La procedura della formazione legislativa della UE è decisamente particolare, e per certi versi, contorta. Il potere esclusivo di iniziativa è in capo alla Commissione, il Parlamento europeo detiene un potere di “iniziativa dell’iniziativa” nei confronti della Commissione, attraverso una delibera a maggioranza assoluta. Ai pareri di cooperazione e di parere conforme, il Trattato di Lisbona ha aggiunto la codecisione, questa introduzione ha fornito al Parlamento poteri più ampi rispetto a quanto stabilito dal Trattato di Maastricht. Esistono poi procedure legislative speciali che a seconda degli ambiti, vedono la prevalenza del Parlamento o del Consiglio.

Il Parlamento europeo si riunisce e delibera in sedute aperte al pubblico e pubblica sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea le risultanze adottate. I deputati europei si riuniscono in seduta plenaria una settimana al mese nella sede di Strasburgo, anche se alcune tornate supplementari di due giorni si svolgono a Bruxelles. Il Segretariato è un corpo tecnico, il cui personale ha esperienze presso altri enti della UE ed aiutano gli Eurodeputati nell’espletamento delle funzioni connesse alla loro carica, assieme agli assistenti parlamentari. La sede del Segretariato è a Lussemburgo, ma la maggior parte dei Direttorati Generali sono ubicati a Bruxelles. Sempre a Bruxelles  si tengono le riunioni delle commissioni parlamentari che si tengono sempre a Bruxelles per due settimane al mese, la settimana restante è dedicata alle riunioni dei singoli gruppi politici.

Il Parlamento è composto da 751 membri eletti dai cittadini europei, il partito di maggioranza relativa è risultato il PPE con 221 eletti; seguono la sinistra di Socialists & Democrats con 191; i Conservatori & Riformisti dell’ECR con 70; l’ADLE o Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa di Guy Verhofstadt; la formazione di sinistra GUE/NGL che con il motto “Un’altra Europa è possibile” hanno portato in Parlamento 52 eletti; i Verdi/ALE con 50; la strana coalizione dell’EFDD tra l’Ukip di Nigel Farage ed il Movimento 5 Stelle che hanno assommato 48 membri ed infine il gruppo contenitore dei Non Iscritti con 52 membri. Quello dei Non Iscritti è la somma dei parlamentari che non intendono iscriversi ad alcun gruppo politico organizzato o la cui consistenza numerica complessiva non superi le venticinque unità o non rappresentano almeno un quarto degli Stati membri. L’ultimo aggiornamento prende atto che, a causa dell’ennesima scelta sbagliata da parte del Movimento di Grillo, la dissoluzione dell’alleanza con l’improbabile Nigel Farage causata dalla defezione della delegata lettone il 16 ottobre 2014, ha fatto confluire il gruppo EFDD in quello dei Non Iscritti che si è così allargato a 99 componenti. Ricordiamo che per insediarsi correttamente un gruppo ha bisogno di avere un minimo di 25 parlamentari e di essere presente in almeno un quarto degli stati membri, quindi ad oggi si tratta di sette nazioni.

Gli organi che garantiscono il funzionamento effettivo del Parlamento sono La conferenza dei presidenti formata dal Presidente del Parlamento europeo e dai presidenti dei gruppi politici. Stabilisce l’agenda del Parlamento europeo. È l’autorità responsabile della composizione e delle competenze delle commissioni, commissioni d’inchiesta, commissioni parlamentari miste e delegazioni. Abbiamo poi l’Ufficio di Presidenza formato dal Presidente, dai 14 vice-presidenti e dai Questori che hanno funzioni consultive. Si occupa delle decisioni finanziarie, organizzative ed amministrative relative ai deputati europei e all’organizzazione interna del Parlamento. Vengono quindi Le Commissioni, sono composte da 25 a 71 deputati in proporzione alle rappresentanze dell’assemblea plenaria, lavorano preparando proprio le sessioni plenaria per i rispettivi settori di competenza. Inoltre redigono testi ed emendamenti e valutano le proposte della Commissione e del Consiglio. I Presidenti delle Commissioni si riuniscono nella omonima Conferenza. Le Delegazioni sono altresì composte da 12 a oltre 70 deputati (nella scorsa legislatura erano 41 le Delegazioni) e si occupano delle relazioni e scambi informativi con i parlamenti dei paesi extra-UE. Sono in pratica gli ambasciatori dei valori e dei diritti fondamentali dell’Unione oltre i confini della stessa.

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2 Comments

  • Bravo Donini, articolo completo e, finalmente, informativo su una delle istituzioni di cui si parla molto ma si conosce(va) poco. In controcorrente con la superficialità di tanta stampa italiana.

    • Grazie Amb. Jannuzzi,
      detto da lei è un onore. Credo che si possa essere o meno d’accordo con chiunque e su qualunque argomento, a patto di conoscere ciò di cui si parla e, mi perdoni il gioco di parole, di argomentare con dovizia di causa.
      I miei più calorosi saluti

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