Rassegna stampa estera
Sotto la lente della Stampa estera sono passati questa settimana i soliti temi caldi che riempiono da tempo incommensurabile le nostre giornate: scioperi, sindacati, migranti, riforme, burocrazia, lavoro e l’immancabile analisi “comportamentale” sul nostro Premier Matteo Renzi. L’argomento che però ha fatto più rumore, e non poteva essere che così, è stato l’interrogatorio al quale è stato sottoposto il nostro Presidente della Repubblica. La notizia è arrivata fino sulle pagine del Tahiti infos che attribuisce al processo sulla mafia il “titolo” di “mega”.
Antonino Galofaro spiega sullo svizzero Le Temps, che il Presidente della Repubblica ha testimoniato nel quadro di un processo storico nel quale i giudici cercano di sapere se la autorità abbiano o meno negoziato con il crimine organizzato. Scrive Galofaro: “Un Presidente della Repubblica italiana è stato sentito per la prima volta dalla magistratura. Nel quadro di un processo sui presupposti accordi tra lo Stato e la mafia all’inizio degli anni ’90, la Corte di assise di Palermo si è de localizzata martedì nel cuore del potere italiano, in cima al colle romano del Quirinale, che ospita il palazzo oggi abitato da Giorgio Napolitano.” Nel suo articolo il giornalista racconta tutto il percorso che ha condotto a questa decisione, con una corno storia precisa dei fatti. La sua conclusione è amara: riprendendo le parole dello storico Salvatore Lupo, autore de La Mafia non ha vinto. Il Labirinto della Trattativa, “questi episodi non fanno del bene alla democrazia italiana”, sembra quasi che la Presidenza della Repubblica italiana e il crimine organizzato siano sullo stesso piano. Per lo storico ne va di mezzo anche la credibilità dei politici presso l’opinione pubblica, “credibilità sempre più intaccata dai numerosi scandali di corruzione”. Anche Richard Heuzé su Le Figaro riprende il lungo interrogatorio al quale è stato sottoposto il nostro Presidente. Heuzé la definisce “un’udienza straordinaria in tutti i punti” e spiega perché: “per la prima volta nella storia italiana, un’udienza della magistratura si è tenuta all’interno del Palazzo del Quirinale, sede inviolabile della Presidenza della Repubblica. E per la prima volta, un Capo di Stato, ascoltato come semplice testimone, è stato chiamato a deporre sotto giuramento”. Anche Heuzé racconta del “passato criminale” che risale agli anni bui del terrorismo mafioso e evocati nell’interrogatorio. Conclude ponendosi alcune domande. L’udienza di martedì servirà a fare luce su eventuali accordi? Quali dossier nascondo gli archivi dei Servizi sui quali il Governo di Renzi ha tolto il segreto? Come rivelava un commentatore <le domande poste a Giorgio Napolitano potrebbero contar più delle sue risposte>.” Steve Scherer per Reuters sostiene il Presidente precisando che “l’ottantanovenne Napolitano non è accusato di alcun reato ed è stato chiamato come testimone che può avere notizie utili al processo, ma l’udienza potrebbe offuscare l’immagine di un Presidente che ha fatto molto per guidare l’Italia attraverso le turbolenze economiche e politiche degli ultimi anni. La maggior parte dei Presidenti italiani non hanno fatto che tagliare nastri alle inaugurazioni e leggere messaggi patriottici in passato, ma Napolitano è intervenuto tre volte negli ultimi tre anni per risolvere situazioni di stallo politico e traghettare governi attraverso la crisi.” Tante le televisioni ad averne parlato. Due fra tutte BBC e Abc News.
C’è ancora Renzi a far parlare di sé. Sulla rubrica dell’Economist che si occupa di Europa, Charlemagne, John Hooper racconta l’abbaglio su Renzi preso dai tecnocrati di Bruxelles. Il “ragazzo” non era un ingenuo giovane politico. Primo tra tutti ad essersi sbagliato, Barroso. Racconta il giornalista: “Quando Matteo Renzi ha preso il 41% dei voti degli italiani nelle elezioni dello scorso Maggio per il Parlamento europeo, c’è stato un sospiro di sollievo, quasi percepibile, tra gli europeisti . Avevamo qui, almeno in apparenza, un Paese in cui gli elettori erano rimasti fedeli al progetto europeo. E per di più aveva un leader dinamico e giovane che poteva picchiare duro sugli avversari grazie alla sua attraente campagna dagli ideali europeisti. Questa è sempre stata un’analisi semplicistica. E lo scorso 23 Ottobre il Presidente uscente della Commissione, José Manuel Barroso, ha scoperto quanto si era sbagliato. Con un atto di disprezzo studiato, il Governo di Renzi ha pubblicato on line la lettera ‘strettamente confidenziale’ della Commissione, nella quale si chiedevano spiegazioni per il progetto di Bilancio presentato dall’Italia per il 2015 (…) Nemmeno Silvio Berlusconi, che più volte ha flirtato con l’euroscetticismo ha dato all’Esecutivo europeo un tale schiaffo morale come quello consegnato da Renzi a Katainen e indirettamente a Barroso.” Secondo il giornalista è stata tutta una tattica pre-vertice volta ad ottenere lo stesso trattamento della Francia, ma soprattutto volta a squarciare il velo che si è posto negli anni tra tecnocrati e abitanti dell’Unione. “Renzi è veramente infastidito per quello che l’Europa è diventata. In particolar modo la Commissione che vede opaca e burocratica”. Forse uno schiaffo ogni tanto può servire a far aprire gli occhi.
Rimangono diversi argomenti da trattare, ma poco spazio per farlo. Del battibecco tra sindacati e Governo se ne è parlato molto anche sulla nostra stampa, e l’articolo più significativo della stampa estera, quello apparso sul Wall Street Journal dello scorso 26 Ottobre, è stato ampiamente riportato dai nostri media: secondo il giornale economico la CGIL, e i sindacati in generale, non possono che condurre al suicidio economico dell’Italia. Giusto o no, è sicuro che questo continuo ostruzionismo non porterà da nessuna parte. L’Italia deve ripartire, riforme giuste o no, non può rimanere ferma. C’è poi lo spiacevolissimo incrocio di notizie che rimbalzano sulla stampa estera sulla sorte delle nostre missioni di aiuto nel Mediterraneo. Dal 1° Novembre Mare Nostrum cesserà di esistere veramente come sembra emergere dalle righe di Business Insider, del Guardian e di Time? La missione Tritone a cosa porterà? Gli Inglesi hanno ragione nel sostenere che queste missioni non sono “la soluzione”? Fatto sta che il Governo, con tutte le ragioni del mondo a non voler partecipare da solo ai salvataggi, deve dare risposte concrete anche se i volontari hanno già deciso, come emerge da The Japan Times: loro andranno avanti.
Antonino Galofaro, Rome accueille un procès historique sur les liens entre l’Etat et la mafia, Le Temps, 29 Ottobre 2014-10-2014. “(…)Il solo elemento di cui si è a conoscenza che possa avvicinare il Presidente a dei mafiosi è una lettera che gli è stata inviata da uno dei suoi collaboratori nel 2012.”(…)
- Heuzé, Audience sur la mafia au sommet de l’Etat italien, Le Figaro, 28 Ottobre 2014. “(…)Nel 1989, Cosa Nostra decide di lanciare una campagna di terrore per imporre la sua presenza sulla scena politica. Nel Marzo del 1989, l’eurodeputato Salvo Lima, vicino ad Andreotti, allora Presidente del Consiglio, viene assassinato.” (…)
Steve Scherer, Italian president Napolitano testifies in major mafia case, Reuters, 28 Ottobre 2014. “Il Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, ha dato una testimonianza senza precedenti Martedì in un importante processo che accusa lo Stato di aver avuto nel 1990 colloqui segreti con la mafia siciliana.” (…)
AFP per Tahiti Infos, Le président italien témoigne dans un méga-porcès sur la mafia, 28 Ottobre 2014.”(…) Preoccupata per la trasparenza dei fatti, la presidenza auspica che il processo verbale della sua deposizione venga pubblicato il più rapidamente possibile.” (…)
John Hooper, No more Mr Nice Guy, The Economist, 26 Ottobre 2014. “(…)Renzi è sicuramente un uomo di smisurata ambizione e praticamente dall’illimitata fiducia in se stesso. Ma ci sono tutte le ragioni per credere che ci fossero razionali calcoli politici dietro le sue azioni.” (…)
AP per The Wall Street Journal, Italy’s Economic Suicide Movement, 26 Ottobre 2014. “(…) Le regole del mercato del lavoro in Italia sono rimaste sostanzialmente ferme da quando è nato il moderno Stato italiano. Sviluppato in 2700 pagine, il codice del lavoro divide la forza lavoro in due parti (…) Poi c’è la Cassa Integrazione Guadagni.” (…)
Ljubomir Milasin e Ella Ide, Italy Could Close Down Its Rescue Program for Migrants Crossing The Mediterranean, Business Insider, 28 Ottobre 2014. “L’Unione Europea Sabato lancerà una missione di pattugliamento nel Mediterraneo nonostante i moniti sulla possibilità di aumento del numero di morti in mare visto che l’Italia sta pensando di staccare la spina alla propria missione di salvataggio.” (…)
Alan Travis, UK axes support for Mediterranean migrant rescue operation, The Guardian, 27 Ottobre 2014. “(…)L’operazione italiana finirà senza che vi sia una operazione europea congiunta che operi per la ricerca e il salvataggio. La autorità italiane hanno dichiarato che la loro missione, che vede coinvolta una parte significativa della Marina italiana, non può più essere sostenuta dal Paese.” (…)
Naina Bajekal, Italy To End Naval Operation That Rescued Thousands of Migrants, Time, 28 Ottobre 2014. “(…) L’operazione Mare Nostrum, che coinvolge una parte importante della Marina italiana e che salva in media 400 migranti al giorno, è stata lanciata nell’Ottobre del 2013, dopo il naufragio al largo dell’isola di Lampedusa che ha visto morire 350 migranti.” (…)
AFP-JIJI per The Japan Times, Italy’s migrant rescue workers vow to press on despite threat to wind up mission, 28 Ottobre 2014. “(…) Nonostante la possibile cancellazione di Mare Nostrum, Larghezza ha detto che lui e il resto del suo equipaggio avrebbero <continuato a salvare vite umane, a prescindere dal nome della missione o della bandiera che gli sventoli sopra>.” (…)
©Futuro Europa®